«Ho perso un’isola per colpa dei comunisti»

Verona. Ai motivi già noti per cui non sopporta la sinistra, ieri Berlusconi ha aggiunto due episodi inediti. «Conoscete la canzone “Dans mon isle” di Henri Salvador? - ha chiesto agli amici di Giovanardi - Significa “Sulla mia isola”. A me piaceva cantarla e mi aveva fatto venire la voglia di trovare la mia isola. L’avevo anche trovata, era nell’arcipelago di Grenada, nei Caraibi. Avevo già versato 500mila euro di caparra per comprarmi l’isola. Poi è scoppiata la rivoluzione comunista filo-cubana, e addio isola. E addio anche alla caparra». L’altro caso personale citato da Berlusconi risale a quando andava a scuola dai salesiani. «Avevo come professore un prete fuggito dalla cortina di ferro che tra le lacrime ci raccontò le efferatezze del comunismo.

Il suo compagno di banco, divenuto membro del soviet, voleva che lui gli rivelasse segreti che non conosceva. Per costringerlo a parlare, trucidò davanti ai suoi occhi padre, madre e fratelli. Così nel 1948, a 12 anni, ero già anticomunista».

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