da Milano
Governatore Giancarlo Galan, che succede in Veneto? Lei si è sempre vantato della lotta agli sprechi e adesso il suo Consiglio regionale fa un blitz e assume anche i portaborse di assessori e gruppi consiliari?
«Faccio fatica a ricordare una pagina così nera da quando sono presidente. Bel segnale, proprio nel momento in cui lamico Brunetta rende giustamente pubblici i consulenti. È inammissibile, provo ribrezzo. E infatti ho deciso di lasciare il gruppo Forza Italia sino a quando ci sarà lattuale capogruppo. Mi auguro che il governo intervenga con forza e impugni questo provvedimento, è scandaloso».
Quanto costano al Veneto queste assunzioni?
«Solo per quanto riguarda i precari di assessori e gruppi consiliari circa un milione e mezzo di euro lanno, per oltre cinquanta persone».
Perché ce lha tanto col capogruppo di Forza Italia?
«Non è una questione personale col capogruppo di Fi, anche se credo sarebbe ora di smettere di parlare di gruppi separati Fi, An e di creare lintegruppo Pdl. Io ce lho con tutti. Perché tutti, dico tutti, si sono ritrovati. Si è creato il partito unico, tutti insieme appassionatamente i moralizzatori della Lega, i compagni di sinistra e gli amici del centrodestra. Il Consiglio regionale del Veneto ha sporcato la sua immagine, e mi dispiace perché sinora avevamo fatto bene. Qualche tempo fa siamo finiti ingiustamente nel libro La Casta per una falsa storia di auto blu che non avevamo, come abbiamo dimostrato. Adesso invece sì che il Consiglio del Veneto starebbe bene in quel libro...».
Cera stato sentore di questo blitz per assumere tutti?
«Sì. Qualcuno era venuto negli uffici del Consiglio regionale a proporlo, ma i dirigenti e lassessore al Personale avevano sostenuto che non era possibile. È uno scandalo, neanche la Sicilia, che ha 18mila dipendenti contro i nostri 2700, è arrivata a tanto. Mi dispiace che finiranno nel calderone persone che lavorano e che meriterebbero lassunzione, io non ho nulla contro i portaborse, ma il punto è un altro: o ci sono le regole o non ci sono. E non è accettabile che delle persone vengano assunte nella pubblica amministrazione senza concorso e con una selezione pro forma».
Cosa le fa più rabbia?
«Il fatto che sia avvenuto qui in Veneto. E il fatto che a farlo sia stato questo Consiglio regionale che crea tante difficoltà quando ci sono assunzioni da fare nel settore della sanità - sino a qualche mese fa cera un centro oncologico pediatrico che non poteva funzionare perché non si riuscivano ad assumere gli infermieri - o quando cè da approvare uno Statuto che finalmente faccia il federalismo fiscale.
Che cosa farà adesso?
«Non intendo mollare. I cittadini del Veneto mi conoscono, mi hanno votato anche per queste scelte fuori dagli schemi. E questa vicenda è uno scandalo puro e semplice che va fermato».
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