Davide Russo è l’ex impiegato del mobilificio Castellucci di Roma, dove venne acquistata la famosa cucina «Scenery», marca Scavolini, installata nella casa di Montecarlo abitata da Giancarlo Tulliani. Russo confermò al Giornale d’aver visto Fini e signora negli uffici sull’Aurelia. Venne smentito dall’entourage del presidente della Camera e attaccato da alcuni media. Solo quando il 28 e 29 settembre scorso pubblicammo le foto della casa monegasca con la cucina e i mobili da lui precedentemente descritti, cessarono gli attacchi e i commenti velenosi su internet. Un anno dopo Russo non parla volentieri di quella storia che l’ha ferito, a suo dire, profondamente.
Russo?
«Sì, sono io».
È «il Giornale»...
«Ah ancora voi, buongiorno. Sto lavorando, nessun disturbo. Che succede stavolta?».
Niente, è passato un anno dall’inizio dell’inchiesta sulla casa di Montecarlo. Stiamo facendo il punto della situazione con i protagonisti di quella storia...
«Protagonista io? Bah, ho solo detto la verità».
Pentito di quel che ha fatto?
«Tornassi indietro... non so se lo rifarei, o forse sì. Comunque non ne voglio più parlare. È passato un anno e non è accaduto assolutamente nulla».
Qualcosa è successo.
«Appunto. Adesso non voglio risvegliare momenti che ho archiviato perché sono stati estremamente dolorosi per me e per chi mi è stato vicino in quei giorni». GMC
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