Honda Civic allunga la coda e diventa Tourer

VeronaMassimo Nordio è il numero uno di Volkswagen Group Italia che, oltre alle auto con il marchio della capogruppo, importa e distribuisce nel nostro Paese Audi, Skoda, Seat e i veicoli commerciali di Vw. Dalla sua posizione, Nordio ha quindi una visione del mercato molto ampia che gli consente di valutare meglio di altri le prospettive del mercato in Italia.
Qual è il bilancio dei marchi del gruppo? E cosa vi aspettate per il prossimo anno?
«La nostra performance nel 2013 ha rappresentato il mantenimento delle quote in un mercato che, nell'anno, ha subito diverse evoluzioni importanti, sia in termini di volumi in calo sia in termini di segmentazione, con la crescita di Suv e monovolume compatti, e con l'impennata delle vetture alimentate da carburanti alternativi, Gpl e soprattutto metano, e dei modelli ibridi. Per il metano la nostra offerta, con i diversi brand, è già oggi molto vasta e, nel corso del 2014, cominceranno ad arrivare, anche in questo caso con diversi marchi del gruppo, modelli ibridi e elettrici: in questo modo saremo in grado di rispondere a tutte le istanze per una mobilità alternativa a 360°».
In Europa, nel 2013, si è assistito a una flessione dei marchi premium e a una crescita della quota dei costruttori considerati generalisti. È una tendenza che si consoliderà?
«Non parlerei di flessione e di crescita, perché il mercato è profondamente cambiato: da 10 anni le case premium hanno allargato la loro offerta estendendola a tutti i segmenti del mercato, hanno aperto verso il basso confrontandosi con i generalisti. Da questo punto di vista il settore premium non è in crisi più di altri. La flessione c'è, ed è molto importante, soprattutto in Italia, per quanto riguarda le grandi automobili di lusso».
Sfornate novità a un ritmo impressionante: è la chiave del successo di questo gruppo?
«Le ragioni per cui anche in Italia stiamo mantenendo le posizioni, e in futuro contiamo di crescere, non dipende tanto dalle novità quanto, prima di tutto, dalla costanza e dall'entità degli investimenti che il gruppo è in grado di mettere in campo per lo sviluppo dei modelli futuri».
Manager italiani hanno ruoli importanti nel gruppo, a cui fanno capo anche Giugiaro e Ducati. Il binomio Italia-Germania, in questo caso, sembra funzionare.


«Come sottolinea spesso il nostro presidente Martin Winterkorn, il rigore ingegneristico tedesco e la creatività e la passione italiane costituiscono una miscela davvero potente».

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