Paolo Giordano
nostro inviato a Saint Vincent
Velocissima, prende lago e ricuce la spallina: «Sono brava a rammendare, ho anche fatto la scuola». Suite dellhotel Billia, ora di cena. Una delle donne più belle della tv singuanta in un abito da sera che sembra doro (di Ermanno Scervino) e si prepara a ricevere una Telegrolla per la sitcom con il titolo stavolta spietato, Love bugs, che in inglese significa anche guai damore. Tanto vale dirlo subito: per loro due, Eros e Michelle, i guai si sono civilmente trasformati solo in un problema di calendario: si incontrano sì, ingolosendo penosamente i paparazzi, ma solo per concordare gli spostamenti della figlia Aurora che, parola di mamma, «sta proprio diventando una ragazzina». E mentre parla, la Hunziker con una bella voce arrotondata dalla maturità, cuce a occhi bassi. Oplà: la spallina è a posto.
È diventata trasversale: premiata per una sitcom, soubrette con Gerry Scotti su Canale 5 e, tra un mese, di nuovo cantante a teatro nel musical Tutti insieme appassionatamente.
«E da metà gennaio sarò di nuovo a Striscia la notizia. Di fianco a Ezio Greggio. Era quello che volevo, diventare trasversale. Non ce la faccio a rimanere concentrata su di un solo progetto. Il mio fil rouge è lironia, la comicità e insomma tutto ciò che fa sorridere».
Appunto. Quando debuttò a Striscia la critica si concentrò solo sulle sue risate. Troppe, dicevano.
«Sì, ero nervosa da morire e per due settimane non ho fatto altro che ridere. Stavolta starò più attenta, ormai ho accumulato una bella esperienza dietro a quel tavolo».
Stavolta per quanto rimarrà alla corte di Ricci?
«Fino alla prima settimana di marzo, fino alla fine del Festival di Sanremo. Però mi sento unartista a piede libero, ho voglia di spaziare».
Fin troppo. Ha vinto una telegrolla per Love bugs (idem il suo partner Fabio De Luigi) ma per la seconda edizione al suo posto ci sarà Elisabetta Canalis.
«Proprio come Zelig, quella sitcom sarà sempre nel mio cuore. Però il format di Love bugs in Francia va in onda come uno sketch lungo sette minuti. Qui è lungo 21 minuti. Lanno scorso ne abbiamo girate cinquanta puntate e questanno dovrebbero essere cento: io non ci sarei proprio riuscita, avrei dovuto rinunciare ad altri progetti. Ho parlato con Fabio, ci siamo capiti, tra noi cè fiducia e stima».
Daltronde ora è manager di se stessa.
«Mi sono sciolta dalla mia agenzia, ora sto provando a metter su un team nuovo, con cui organizzare bene la mia vita professionale».
Spesso sono i momenti in cui si ha bisogno dei consigli di esperti. Sulla copertina di un settimanale di fianco a lei cera Enzo Biagi, il decano dei giornalisti.
«Un amico. Un amico molto caro».
Magari ci sarà anche lui in platea per il debutto di Tutti insieme appassionatamente.
«Sono emozionatissima già per il debutto di novembre a Milano.
Le bruciano le critiche?
«Ma se da bambina mi prendevano sempre in giro perché avevo gli occhiali o perché avevo un accento da tetesca... ».
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