Gentile dottor Lussana, premetto che non abito in una zona blu né posseggo unautovettura e pertanto il mio interesse per lassessore al Traffico è dovuto soltanto allammirazione per la sua fervida fantasia, che gli permette di escogitare sempre nuovi sistemi per torchiare il cittadino, validamente spalleggiato, occorre dirlo, dal compagno sindaco (oggi le zone blu, domani i motociclisti, dopodomani si vedrà).
Per questo ho letto con molto interesse la lettera con la quale un consigliere di circoscrizione di Forza Italia denuncia con fermezza le calunnie delle quali lassessore al Traffico è fatto oggetto. Denuncia che raggiunge una intensità addirittura lirica, laddove cita il Barbiere di Siviglia, e che ci presenta lingegner Merella come un moderno Cireneo, pronto a sacrificarsi per tutti e sul quale ricadono tutte le colpe, anche quelle relative ad errori non suoi: un uomo, per restare in campo musicale, al quale «tutti tirano le pietre».
Così appassionato lintervento del Consigliere di circoscrizione Gandini, che un maligno (non io, che sono assolutamente convinto della sincerità delle sue esternazioni) potrebbe pensare che egli predisponga un trampolino, visto il vento che tira, per il salto della quaglia. Sicuramente non è così e gli attestati di stima nei confronti dellassessore al Traffico nascono dal profondo del cuore.
Mi consenta però, il consigliere Gandini, di fargli rispettosamente notare un piccolo particolare: credo che in nessun Comune dItalia i parenti di un qualsivoglia assessore che abbiano cointeressenze o posti di rilievo in società collegate con il Comune o che partecipino a gare per appalti comunali, sarebbere così stolti da far comparire i loro nomi nellorganigramma della società.
Questo, beninteso, non per negare la falsità della «leggenda metropolitana», ma per far notare che è per lo meno ingenuo addurre come prova gli organigrammi ufficiali...!
Bene ha fatto lassessore al Traffico, a mio giudizio, a sporgere querela contro ignoti (che probabilmente tanto «ignoti» non sono...): servirà se non altro a «frenare» i propalatori di notizie false.
Vi è un interrogativo, però, al quale non riesco a dare risposta: perché il consigliere Gandini, la cui lettera manifesta assoluta fiducia nellassessore al Traffico, anziché rivolgersi direttamente a lui è andato a spulciare gli organigrammi? La stima e la fiducia valgono uno «scoop»?
Cordialmente
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