I big della musica trascinano Genova verso il nuovo anno

I big della musica trascinano Genova verso il nuovo anno

Un mare di musica. E che musica. I genovesi possono contare su due mesi davvero d’eccezione a cominciare dal concerto che il 3 dicembre vedrà in scena i Negramaro, uno dei gruppi più amati della scena musicale italiana. Dopo un anno e mezzo scivolato di corsa sotto i riflettori, per il gruppo leccese è l’ora di «La Finestra Tour»: quindici concerti nei palasport delle principali città italiane e poi, forse, una pausa dalle scene per tornare in sala di registrazione.
Dopo i 24 concerti de «La finestra Tour» nelle Arene, i 52 a Teatro e la magica notte di San Siro il 31 maggio scorso (di cui verrà pubblicato un cd più dvd a fine mese su etichetta Sugar) la quarta ed ultima parte del tour li vedrà anche a Genova, al Vaillant Palace, il 3 dicembre alle 21 (34,50 euro) posto unico.
Tre settimane dopo, a Capodanno, l’appuntamento in piazza sarà con Jovanotti. Lorenzo Cherubini sarà la star della festa di San Silvestro. L’artista, che oltre al nuovo disco ha fatto parlare parecchio di sé la scorsa estate per il matrimonio con la compagna, prorogherà di una tappa il «Safari tour». Sul sito ufficiale il calendario non è ancora stato aggiornato, si ferma al 15 dicembre, giorno in cui si esibirà a Parigi presso l'Elysée Montmartre. Il concerto di Jovanotti sarà il piatto forte della festa di fine anno organizzata dal Comune: soltanto il format è da pensare, chi conosce l’artista romano sa che i suoi spettacoli sono molto coinvolgenti. Ma sicuramente sarà gratuito e da tutto esaurito.
Massimo Ranieri è un artista completo, uno dei pochi in grado di passare da un genere all’altro, dalla recitazione alla canzone, senza rischiare di incappare in un passo falso. Ormai sempre più affezionato al teatro, riscuote continui successi con il suo spettacolo fatto di musica, di canzoni, di aneddoti e di coreografie di grande impatto. Il tutto in un continuo e strettissimo legame con il pubblico, il suo pubblico. Il suo one man show «Canto perché non so nuotare... da 40 anni» sarà a Genova, al Politeama il primo febbraio 2009. A Genova l’artista l’ha già portato, ma a grande richiesta torna e c’è da giurare che in tantissimi non si lasceranno sfuggire la possibilità di vederlo o rivederlo. In scena le sue canzoni e alcune perle della canzone italiana d’autore, spaziando con sensibilità e deferenza da Battisti a Battiato, Mina, Paoli e Tenco. E poi, racconti e monologhi autobiografici ispirati alla figura di un bambino che lentamente si materializza. Il bambino sulla scena è il talentuoso Emanuele D’Angelo, 11 anni, due volte campione mondiale di tip tap. E Massimo, anzi, all’epoca Giovanni Calone, ne aveva 13 di anni quando incise il suo primo disco dopo essere stato scoperto nel popolare quartiere Pallonetto di Santa Lucia, quando cantava per feste private e matrimoni. Era il 1964 e si faceva chiamare Gianni Rock. Tre anni dopo, con il nome di Massimo Ranieri, la svolta con la vittoria al Cantagiro nel girone dedicato alle giovani promesse. L’inizio dell’ascesa. C’è anche la sua storia in questo show. Una passione diventata mestiere. Un mestiere diventato vita.
A fine febbraio, il 21, un’altra grande voce. Quella di Mango: un artista passionale che coglie con grande emozione melodie e parole che poi infonde nelle sue canzoni, come fa chi sa svelare il mistico e l’arcano racchiusi nei nostri cuori.
In equilibrio ad acchiappare la fantasia, direbbe lui, che immerso nella natura della sua Lagonegro, ha concepito l’album «Acchiappanuvole» cercando sulla propria pelle il cuore di queste canzoni, macinandone in gola l’essenza.
Un album che caratterizza il talento di Mango, la sua voglia di sperimentazione, la sua vocalità creativa. L’utilizzo del canto e del suono, non solo come espressione di un mondo, ma anche come cammino affiancato alla vita, tutte qualità, queste, che gli hanno permesso di acquisire una maturità artistica che traspare facilmente nei brani contenuti in questo nuovo lavoro.
In esso convivono rivisitazioni di De Andrè, Fossati, Battisti, Battiato, Pino Daniele, John Lennon, Creedence Clearwater Revival, Baglioni, Elisa, De Gregori, Patty Pravo, Renato Zero, Luigi Tenco, Anna Oxa. Tali rivisitazioni sono frutto di un lungo lavoro di ricerca, in cui Mango insieme al chitarrista Carlo De Bei, ha potuto analizzare tantissime canzoni, mettendone a nudo la bellezza e la forza, impossessandosi della volontà di farsi toccare, nascosta in ognuna di esse. Al vaillanti Palace (1° settore numerato 42 euro, 2° settore numerato 36, 3° settore numerato 29).
Bisognerà aspettare il 2 maggio per assistere ancora al Vaillant palace, il tempio della musica leggera genovese, al concerto di Tiziano Ferro, ormai un artista in grado di infiammare intere arene. Il cantante presenterà i successi del nuovo album «Alla mia età» che arriva a due anni da «Nessuno è Solo», 100 settimane in classifica e un milione e mezzo di copie vendute nel mondo. Si tratta del quarto album della sua carriera iniziata nel 2001 a soli 21 anni e sarà distribuito in 42 Paesi. Il segreto di Tiziano è la sua capacità innata di scrivere canzoni con sonorità internazionali: le sue canzoni nascono in italiano ma «suonano» anche in inglese, francese o spagnolo.
Nell'ultimo album Tiziano si racconta, o meglio riassume in 12 canzoni tutto quello che il suo cuore ha metabolizzato in questi ultimi due anni (1° settore numerato 57 euro, 2° settore numerato 47 euro, posto unico 36,80).
Attesa, anche se non si conosce ancora la data, per un nuovo concerto anche nel 2009 di Gianni Morandi che continua a mietere successi tra il pubblico di tutte le età con il suo «Grazie a tutti tour» che ha fatto il tutto esaurito ad ogni tappa.
E se l’artista emiliano sceglie i grandi spazi per accontentare tutto il suo vasto pubblico, il criterio non vale per Ivano Fossati che si è sempre esibito a Genova sull’elegante palco del Carlo Felice.

Ma il Teatro lirico genovese, dopo l’era di De Benedetto non ha più inserito nella sua programmazione concerti di musica leggera. Non se ne conosce il motivo, ma di certo la scelta penalizza molti artisti che non scelgono il Vaillant.

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