I blindati Iveco pronti alla campagna di Russia

Rimbalza dalla stampa russa la notizia di una joint-venture di carattere militare tra il gruppo pubblico russo incaricato delle esportazioni d’armi, Rostekhnologuii, e l’italiana Iveco del gruppo Fiat. Si tratterebbe, secondo il quotidiano Kommersant, che ha citato una fonte vicina al ministero della Difesa di Mosca, di un ordine per le forze armate russe, che verrebbero equipaggiate con i veicoli blindati leggeri multiruolo M65 Lince. Soddisfazione ma anche riserbo a Torino, dove il quartier generale del gruppo italiano sembra essere stato colto di sorpresa dalla fuga di notizie. «Ci sono stati e ci sono contatti in questo senso - riferisce un portavoce - ma è ancora prematuro addentrarsi nei dettagli di un accordo ancora da concludere. Da Mosca danno per certe cose che hanno bisogno, invece, di un altro paio di mesi di colloqui». Al gruppo Fiat non nascondono comunque un certo orgoglio italiano: «É una vittoria della tecnologia Fiat - affermano, dando quasi per scontato che l’intesa verrà trovata e sottoscritta - e si tratta di un rapporto strategico che potrà portare, sia in campo militare che in campo civile, a nuovi rapporti tra il gruppo Fiat e la Russia». Il governo di Mosca, si fa notare, potrebbe acquistare qualunque prodotto nel mondo: e se sceglie italiano evidentemente lo fa perché la ritiene l’offerta migliore.
Numerosi i dettagli riportati dal quotidiano Kommersant: l’assemblaggio dei Lince sarà compiuto in Russia e comincerà entro la fine del 2010, in cooperazione con il gruppo pubblico russo Rostekhnologuii che starebbe negoziando la creazione di una società comune con Iveco. Il volume di produzione dovrebbe essere di almeno 500 veicoli blindati all’anno, che potrebbero essere assemblati nelle fabbriche del produttore russo di autocarri Kamaz, di cui Rostekhnologuii detiene il 38%. «Il progetto - si legge in cirillico nel quotidiano - è stato autorizzato al più alto livello». Secondo Kommersant, solo il ministero della Difesa potrebbe investire 30 miliardi di rubli (circa 762 milioni di euro) per l’acquisto di questi veicoli negli anni a venire.
I blindati Lince si sono rivelati efficaci in territorio afgano, a difesa dell’incolumità dei soldati italiani. La loro struttura ha permesso negli anni di limitare le drammatiche conseguenze delle deflagrazioni dei cosiddetti ordigni esplosivi improvvisati.
Frattanto, in tema di gruppo Fiat, lo spin off - auto da una parte, altre società industriali dall’altra - comporterà la divisione paritaria del debito di gruppo tra le due nuove società, come scritto nelle slides di presentazione dell’operazione il 21 luglio.

Il prospetto, parla di 1,2 miliardi di debito netto conferito a Fiat Industrial. «La cifra di 1,2 miliardi è la quota di debito ceduta da Fiat spa a Fiat Industrial. A livello di gruppo il debito sarà ripartito 50-50% tra le due società che nasceranno dalla scissione».

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