Sport

«I calciatori? Siano professionisti»

Gabriele Fava è un avvocato esperto in diritto sindacale anche applicato al diritto sportivo. A lui abbiamo chiesto , cosa pensa della querelle tra calciatori e Lega.
Il 30 giugno 2010 è scaduto il contratto di lavoro collettivo dei calciatori. Le posizione sembrano essere ancora distanti e si parla di sciopero.
«La proposta della Lega modifica sostanzialmente il contenuto dei contratti dei calciatori, emancipando e rendendo più vicina la figura dell’atleta a quello di un professionista vero e proprio, piuttosto che un mero lavoratore dipendente».
Anche quello del calcio è un mondo che cambia.
«Assolutamente. E infatti si tende a svincolarsi dal quello che era definito il “contratto tipo”, per proporre dei contenuti contrattuali innovativi per il settore Si pensi, ad esempio, alle materie che si intende regolare: la flessibilità contrattuale assoluta, le norme di comportamento dentro e fuori da campo, le modalità di irrogazione delle sanzioni, la disciplina dei trasferimenti».
Ma allora che fine faranno i contratti stipulati prima del rinnovo?
«La questione è molto aperta, anche per la concorrenza di numerose fonti regolatrici del rapporto di lavoro sportivo. In linea di massima i contratti già stipulati sono validi. Tuttavia, tali accordi devono essere conformi ai principi fondamentali dell'ordinamento statale e ai principi e alle regole speciali dell'ordinamento giuridico sportivo, disposizioni Figc comprese. Diversamente, i contratti individuali stipulati prima del rinnovo sindacale possono essere annullati».


Quali le problematiche connesse al rinnovo del contratto collettivo rispetto ai contratti già stipulati?
«Il calciatore potrebbe impugnare il contratto già firmato di fronte agli organismi competenti al fine di ottenere la liberazione dal vincolo contrattuale (magari per accasarsi in una società concorrente) ovvero, semplicemente, per ottenere l'applicazione di clausole più favorevoli contenute nel rinnovo contrattuale».RS

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