Caro Massimiliano, il vero vincitore della realizzazione del Popolo della libertà in Liguria sarà la gente. Non cè riunione o convegno dove non ci sono interventi rivolti alla speranza ed alla convinzione che il nostro territorio è pronto alla massima permeabilità verso questa Nuova azione politica. La Carta dei valori rappresenterà un momento di grande aggregazione culturale e politica tale da rappresentare il vero manifesto del popolo della libertà.
Nel documento di intenti e principi che Silvio Berlusconi presentò al Palalido per aprire la scorsa campagna elettorale del Pdl, si trovano punti molto significativi: «Noi crediamo che la persona sia il principio e la fine di ogni comunità politica, la sola fonte della sua legittimità». Ed ancora: «Noi crediamo che la vera libertà significhi autonomia congiunta con la responsabilità, non irresponsabile indipendenza». In stretta armonia i Circoli della Libertà vogliono essere una risorsa vitale per tutto il perimetro culturale che delimita il popolo dei moderati.
La formula Circolo rappresenta un «interessante» contenitore per una moderna e strutturata politica capillare sul territorio. Una rete che ha come obiettivo primario la valorizzazione della persona come risorsa fondamentale per la politica nel nostro paese. Siamo tesi alla realizzazione di una politica coerente ed intensa su tutto il territorio della nostra amata terra per porre tutti insieme le basi operative necessarie per essere sempre vicini ai cittadini. I circoli della libertà servono al passa parola, concetto base da sempre evocato per il nostro territorio dal Ministro Claudio Scajola, organizzare nel quotidiano progetti ed eventi in grado di coinvolgere le persone per una «politica costante». Non solo in occasione delle scadenze elettorali
. Quel documento ricorda ancora che: «La sfida che abbiamo di fronte, e che dobbiamo vincere, è infatti ora ed ancora più quella di fondere armoniosamente le nuove forze di mercato con il dinamismo economico, il rispetto della persona umana, e la responsabilità sociale».
Se mi si passa una metafora calcistica è finito il tempo di giocare a zona. Bisogna giocare ad uomo nel senso che bisognerebbe occupare lo spazio politico dei moderati con la presenza fisica e con progetti di significativo valore per la gente del territorio.
Bisogna far conoscere alla gente i nostri progetti e le nostre idee in merito al quotidiano cercando di essere concreti. Al riguardo ecco «il contenitore» dei circoli dove ci sono persone che fanno politica e persone che fanno cultura che sentono di dare un messaggio culturale alla società senza scendere in campo in prima persona. Sono persone di fondamentale importanza per la squadra! Mezzo perché permette di essere da tramite fra le istituzioni, gli eletti, nonché ponte verso lassociazionismo. Fine perché si fa politica dal banchetto, al convegno al comizio.
Bisogna sensibilizzare le persone con un messaggio politico e culturale con radici ben salde nella Carta dei Valori come ha affermato Pier Luigi Vinai.
Presidente Comitato esecutivo Provincia di Genova Circoli della Libertà
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