Egregio dott. Lussana, non tema: non chiedo la pubblicazione della presente lettera nella rubrica riservata ai lettori! Non verrebbe pubblicata, perché, pur non essendo il sottoscritto proprio «lultimo degli ultimi» e sufficientemente noto in campo nazionale, non fossaltro per avere subito linfame sequestro del gruppo comunista delle B.R., sono «scomodo», «non dialogante» ed infine, come si dice, «non politicamente corretto».
Questa, dicevo, è una lettera personale ad un giornalista e tale essendo, Lei potrà pubblicarla o no.
Peraltro, vorrei una sua lettera indirizzata a me.
Veniamo al dunque? Commovente lo scambio di complimenti fra Lei e la Sindaca! Mi riferisco a il Giornale di qualche giorno fa: la stupefacente e brillante idea di usare mezzi pubblici di trasporto per offendere tutte le religioni ma soprattutto, politicamente parlando, quella cattolica ha sortito il risultato di farle ottenere il «grazie» della Sindaca: bene! Che il mio nome sia «bandito», anche in occasione di eventi di rilievo è ampiamente dimostrato: due significativi esempi: ignorata la mia commemorazione ufficiale, nella cripta dei Caduti, delleroico Luigi Ferraro, pur essendo il sottoscritto Presidente del comitato per le onoranze (così come, lo scorso anno, non comparve il mio nome in occasione della mia commemorazione ufficiale delleroe Fabrizio Quattrocchi. Senza dimenticare i Suoi abituali omaggi al Questore, che ebbe a negare i cortei del sindacato della Polizia di Stato ed a consentire il corteo degli «amici di Carlo Giuliani». Pare che lo farà anche questanno. Distinti saluti.
Coordinatore regionale
di «Azione Sociale»
Carissimo dottor Sossi, non tema. Continueremo a darle spazio, come abbiamo fatto spessissimo, anche negli ultimi tempi (larchivio è a disposizione), quasi unici nel panorama della stampa cittadina.
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