I consiglieri comunali scrivono a Berlusconi: «Portaci in Parlamento»

Gallera: «Qui si è formata la classe dirigente azzurra: va valorizzata»

I posti sono pochi, così saranno salvaguardati gli uscenti, valorizzate le donne e evitati i paracadutati. Sono le linee guida per la scelta dei candidati che filtrano dai vertici di Forza Italia. La novità del Popolo della libertà, con la fusione di azzurri e Alleanza nazionale, apre scenari nuovi. E sono in molti a sperare di trovare spazio in Parlamento, magari sull’onda del premio di maggioranza alla Camera. Alle elezioni scorse è andato al centrosinistra, questa volta tutto lascia pensare che arriverà al Popolo della libertà (federato con la Lega) e secondo i primi calcoli fatti da An e Fi si tratta di circa venti parlamentari in più.
Previsioni rosee che fanno fiorire le autocandidature, sia in Regione che a Palazzo Marino. E il gruppo di Forza Italia in Comune ha scritto una lettera a Silvio Berlusconi in cui si chiede di «valorizzare i consiglieri comunali con una significativa presenza nelle liste per la Camera e il Senato». Una missiva firmata da ventuno consiglieri (cioè tutti) e indirizzata per conoscenza anche ai vertici di Forza Italia: il coordinatore nazionale, Sandro Bondi, la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini, il commissario provinciale Guido Podestà e il commissario cittadino Luigi Casero.
Spiega il primo firmatario, il capogruppo Giulio Gallera, che è anche in corsa per andare a Roma: «In Comune si è formata la classe dirigente di Forza Italia, che in tanti anni è riuscita a tradurre i valori di Berlusconi nella politica amministrativa quotidiana. Riteniamo sia arrivato il momento di mettere a disposizione questo bagaglio di esperienze a livello nazionale». A distanza, durante un dibattito al Circolo di via Marina, arriva la replica di Casero: «Abbiamo bisogno di facce nuove, gente che si impegni nella politica. Resto sorpreso da chi si fa eleggere in consiglio comunale e poi non ci va». Un’allusione ai molti consiglieri che hanno ambizioni da parlamentari ma non sono assidui dell’aula. Tra le facce nuove, sarà candidata Lara Comi, ex segretaria regionale dei giovani azzurri. Ai blocchi di partenza l’assessore Tiziana Maiolo, che conta di tornare in Parlamento e c’è chi la sponsorizza puntando al suo assessorato al Commercio. È probabile infatti che gli assessori candidati saranno invitati a scegliere. Problema che potrebbe riguardare anche Ombretta Colli e in An il vicesindaco, Riccardo De Corato.
La lettera mira anche a spingere verso Roma uno o più assessori (gli aspiranti non mancano), così da «liberare» spazi in vista del rimpasto (previsto per maggio) e delle prossime candidature alle regionali. Al Pirellone, infatti, si voterà in anticipo per il trasferimento di Roberto Formigoni a Roma. In Parlamento andrà anche l’assessore Giancarlo Abelli (e qualcun altro della giunta come Domenico Zambetti spera di accompagnarli).

Così molti consiglieri comunali forti di un pacchetto di voti consistente puntano a essere candidati in Regione. Intanto la Lega ha sciolto le riserve su Marco Reguzzoni: il sindaco di Varese, vicino a Umberto Bossi, si è dimesso per candidarsi alle politiche.

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