Per i consumatori i saldi sono inutili: la legge va rivista

Per i consumatori i saldi sono inutili: la legge va rivista

Lucia Resta

«I saldi sono una palla al piede». Lo sostiene l’associazione Telefono blu Sos consumatori, il cui presidente, Pierre Orsoni, afferma: «I saldi ormai non servono più a nulla, infatti il mercato di vendita rimane stabile. Occorre invece una vera concorrenza nel prezzo e speriamo che le Regioni e in assenza il Parlamento confezionino al più presto una nuova legge».
Telefono blu chiede prezzi liberalizzati tutto l’anno e ritiene che i saldi, impedendo sconti in qualsiasi momento, invece di favorire prezzi migliori, li rendono più alti fingendo poi di abbassarli. Inoltre, secondo l’associazione di consumatori, sono sbagliati anche i tempi, perché fare i saldi a ridosso del Capodanno è un errore, in quanto la disponibilità economica dei consumatori ripartirà con gli stipendi di gennaio e quindi a metà mese: nessuno, infatti, ha risparmiato nel periodo natalizio. Quest’anno l’intenzione di spesa dei consumatori laziali prevista per le vendite di fine stagione sarà di circa 280 euro, cioè stabile rispetto allo scorso anno e quindi un dato non entusiasmante per i commercianti che si aspettano di rimediare alle perdite subite nel periodo natalizio, che ha fatto registrare un calo delle vendite di circa il 15 per cento.
Ricordiamo che nella capitale i saldi partiranno il 14 gennaio, ma alcune grandi firme hanno avviato subito dopo Natale delle vendite promozionali non autorizzate dal Comune e in questi giorni, come ammesso dall’assessore al Commercio Franco Cioffarelli, per le vie del centro cento ispettori in borghese e vigili urbani stanno controllando i negozi, multando chi attira la clientela con i cosiddetti «saldi mascherati», cioè vendite promozionali che sono vietate dalla legge regionale del 1999 nelle sei settimane che precedono i saldi autorizzati. Le sanzioni arrivano fino a mille euro, ma la punizione che molti commercianti scorretti stanno rimediando è la sospensione dell’attività di vendita fino a venti giorni per i recidivi.
Telefono blu consiglia ai consumatori di stare molto attenti nel periodo che precede i saldi: è utile segnarsi il prezzo del prodotto che interessa e magari fotografarlo per capire se, quando partiranno i saldi, c’è uno sconto effettivo o se la merce scontata è in realtà quella che giaceva nel magazzino dall’anno precedente.
Da sabato 14 i consumatori laziali faranno bene a seguire alcune regole d’oro: controllare bene le etichette; verificare che siano riportati sia il prezzo pieno che quello scontato; diffidare degli sconti che superano il 50 per cento; conservare lo scontrino perché se la merce è difettosa si ha il diritto di restituirla o ottenerla a un prezzo più basso; tenere conto che il prezzo è sempre quello dell’esposizione sugli scaffali e non quello della cassa; inoltre, ricordarsi che, tranne in casi eccezionali e comprovati, si ha il diritto di provare la merce in vendita e si può pagare anche con carta di credito, assegni e bancomat.

Chi volesse denunciare casi di negozi che non rispettano le regole dei saldi, può fare una segnalazione a Telefono blu, che ha attivato un centralino in tutte le regioni al numero 199.44.33.78 (per il Lazio c’è anche il numero 06/37518881).

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