Economia

I conti spingono Unicredit. In ribasso Eni e Fonsai, forti vendite su Safilo

Piazza Affari chiude la seduta in territorio positivo grazie al recupero nel pomeriggio innescato dai positivi dati economici americani e dagli acquisti su Unicredit per i buoni risultati trimestrali. «Il mercato è partito stamattina condizionato da prese di beneficio dopo i recenti guadagni e poi si è rigirato sulla scia dei dati macro Usa e sul rally di Unicredit», commenta un operatore. L'indice Ftse Mib sale dello 0,25%, il Ftse All Share è in lieve rialzo dello 0,08%. L'indice Ftse Mid Cap arretra dello 0,52%. Volumi per 2,3 miliardi di euro circa. Ieri, i principali indici di Piazza Affari avevano raggiunto i massimi degli ultimi nove mesi. Oggi si è messo in evidenza Unicredit dopo i dati sul secondo trimestre giudicati positivi e sopra il consensus degli analisti. «I conti sono migliori delle attese. Si temeva che le attività nell'Est Europa potessero causare maggiori problemi», commenta un gestore. Il titolo chiude la seduta in rialzo del 3,25% a 2,22 euro dopo aver toccato i massimi annuali a quota 2,26 euro (+4,9%) con scambi intensi, pari a circa due volte la media giornaliera e al 3,1% del capitale. Tra poco mossi a deboli gli altri bancari: Banco Popolare e Intesa SanPaolo, tra i migliori, chiudono in leggero territorio positivo. Quest'ultima ha annunciato stamani la cessione del 50% di Findomestic a Bnp Paribas in due tranche. Tra i peggiori del comparto, Ubi e Mediobanca cedono rispettivamente il 2,1% e l'1,8%. Tra i finanziari spunti negativi sugli assicurativi con Fondiaria-Sai in caduta di oltre il 5% dopo i deludenti dati semestrali. Prysmian perde il 2,65% su prese di beneficio dopo la semestrale di ieri sopra le attese. Alla luce dei conti, Cheuvreux ha portato il titolo a "selected list" da "outperform", mentre Natixis ha alzato il prezzo obiettivo a 13 euro da 11, con la raccomandazione di "add". Energia a doppia velocità con Snam ed Enel in rialzo dell'1,5% e dello 0,65% rispettivamente, mentre è pesante Eni (-2%) che risente ancora del taglio della cedola interim annunciata a sorpresa venerdì in un contesto di ritracciamento delle quotazioni petrolifere dopo il recente rally. Exane ha tagliato del 10% il target price della compagnia a 19 euro con una raccomandazione "neutral", mentre Rbs ha portato il target a 20 euro da 23,7 euro precedente, con la raccomandazione di "buy". Bene Telecom Italia (+1,5%) dopo che la controllata brasiliana Tim Participacoes ha stimato un miglioramento dei margini nei prossimi trimestri. Nel comparto tlc è sostenuta Tiscali, in salita del 3,7% circa. Nel resto del listino, male Safilo (-6,99%) dopo che la società ha smentito l'interesse di Favrin per un ingresso nel capitale; Mariella Burani affonda dell'8,6% nonostante il gruppo di moda abbia smentito di essere coinvolta in un procedimento penale citato da un articolo di La Repubblica. Oggi il quotidiano ha scritto che la società sarebbe sotto inchiesta per aggiotaggio e falso in bilancio.

Seduta sostanzialmente opaca anche nelle altre Borse europee, con Londra in calo dello 0,24%, Parigi invariata (-0,04%), mentre Francoforte ha ceduto lo 0,18%.

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