ROMA, 3 aprile 2029. Dall’1 maggio prossimo la soglia acustica minima di sicurezza negli uffici e nei locali pubblici passerà da 40 a 80 decibel. Lo ha stabilito il Comitato Interaziendale Nazionale riunitosi ieri a Roma.
«Il provvedimento si è reso necessario - spiegano i responsabili del ministero del Benessere - per far rientrare, com’è ovvio che sia, entro la soglia minima i rumori prodotti dagli ICT (Impianti di Controllo Totale) presenti dall’1 gennaio 2028 in tutti gli ambienti non privati». Come tutti sanno, per contenerne i costi si è scelto di azionare gli ICT meccanicamente e non elettronicamente. E le ruote e gli ingranaggi che fanno funzionare telecamere e registratori di suoni e odori, vista la loro mole, non possono essere collocati in contenitori insonorizzati. Gli esperti del ministero assicurano comunque che gli 80 decibel (corrispondenti a 200mila micro Pascal, per intenderci l’equivalente acustico di quello che fino a circa vent’anni fa era il traffico automobilistico intenso) non costituiscono un pericolo per la salute.
«Al contrario - afferma il professor Karl Heinz Pokoguayo, docente di Medicina del Lavoro all’Università di Civitavecchia - nelle persone esposte per cinque ore al giorno a sollecitazioni acustiche fra i 70 e i 90 decibel si è riscontrato un incremento dell’attenzione e conseguentemente del rendimento sul lavoro».
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