Odontoiatri italiani alla riscossa. Per rispondere al richiamo fatto da molti dentisti dei Paesi dellEst attraverso lofferta di cure a prezzi contenuti, gli specialisti italiani hanno adottato una strategia che punta essenzialmente sulla qualità e sulla assistenza continua ai pazienti. Ne parliamo con Mauro Merli, presidente della Società Italiana di Parodontologia, che accoglie oltre 1500 tra odontoiatri ed igienisti. Questa società scientifica, costituita nel 1979, è impegnata nel diffondere la cultura parodontale: negli ultimi nove anni ha realizzato tre progetti (Diagnosi, Impianti e Terapia) per far crescere il livello delle conoscenze odontoiatriche. Attualmente promuove il progetto Periomedicine teso a sensibilizzare 46mila dentisti, 3mila igienisti, 60mila medici e 15mila farmacisti, sulle correlazioni esistenti tra parodontite e malattie cardiovascolari, diabete e patologie polmonari. Le infezioni della bocca si trasmettono con facilità al circuito ematico e si diffondono ad altri distretti. Anche per alcune complicanze ostetriche, come la nascita di bambini pretermine sottopeso, sono stati dimostrati stretti legami con le infezioni dellapparato dentale (www.periomedicine.it). Il 9-10 maggio la SIdP ha organizzato a Roma un corso di aggiornamento sul trattamento del paziente affetto da parodontite. Verranno analizzate in particolare le alternative terapeutiche in relazione alle possibilità economiche.
«Negli ultimi anni afferma Mauro Merli lodontoiatria si è sviluppata nellarea implantare grazie ai passi avanti compiuti dall attività ricostruttiva rigenerativa e dallimpiego di nuovi biomateriali. Le barriere in collagene, i sostituti dosso, i mezzi di osteosintesi, cioè quei materiali di natura biologica che si riassorbono evitando un secondo intervento, hanno ampliato le opportunità terapeutiche nellarea delle atrofie estreme».
A Rimini la famiglia Merli (Mauro, Aldo e Monica, con i rispettivi figli) ha potenziato lo studio odontoiatrico aperto dal padre Mario nel 1949. Hanno puntato molto sulla qualità e la ricerca intensificando le collaborazioni con molte università (allestero con quella di Manchester) e dal 93 organizzando un corso annuale di aggiornamento seguito da decine di giovani odontoiatri .
«Le conquiste sempre più consolidate ed accettate dalla comunità scientifica internazionale precisa Merli - hanno accelerato la diffusione della pianificazione virtuale che consente di applicare la chirurgia guidata riducendo linvasività. Interventi quindi non più traumatici, senza tagli di gengive e suture, durante i quali si impiantano protesi fisse anche in pazienti totalmente edentuli che vengono riabilitati durante un solo intervento con protesi a carico immediato, sia nellarcata superiore sia in quella inferiore. Prima dellintervento aggiunge Merli - si segue una procedura articolata che prevede limpiego di una Tac. Tutte le informazioni vengono inviate a Stoccolma nei laboratori della Nobel Biocare, la società allavanguardia nel mondo dellimplantologia che esegue la mascherina, con tecnologie Cad - Cam: guidano il chirurgo nella corretta installazione degli impianti endorali . A quel punto si può applicare la protesi provvisoria, quella fissa viene inserita a distanza di alcuni mesi, dopo ulteriore verifica clinica e radiografica. Questo tipo di intervento spiega il presidente Merli dura poco più di unora, con il paziente pienamente cosciente, è solo sedato e non avverte alcun dolore. Questa forma di riabilitazione ha però un limite: può essere impiegata solo nel 20-25 % dei casi, in mancanza dosso si deve ricorrere ad altre procedure».
Fondamentale la corretta terapia igienica per evitare rischi infettivi agli impianti. Tali sedute di prevenzione e verifica clinica sono effettuate ogni tre mesi.
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