I dieci giorni più lunghi del Professore

Emergenze: rifiuti, referendum, Sapienza e Mastella. Gli ultimi dieci giorni sono stati caratterizzati da quattro «casi» fatali per un esecutivo che sembrava aver cominciato bene il 2008, tenuto conto del suo sempre precario stato di salute

I dieci giorni più lunghi del Professore

Roma - Emergenze: rifiuti, referendum, Sapienza e Mastella. Gli ultimi dieci giorni sono stati caratterizzati da quattro «casi» fatali per un esecutivo che sembrava aver cominciato bene il 2008, tenuto conto del suo sempre precario stato di salute. Il vertice di maggioranza che si era svolto il 10 gennaio, infatti, si era concluso con Lamberto Dini, il leader dell’Unione più critico verso il governo, che assicurava il suo appoggio a Prodi fino ad aprile. Ma all’inizio dell’anno era esplosa per l’ennesima volta l’emergenza rifiuti nel Napoletano e in provincia di Caserta, con notti di guerriglia a Pianura, dove la popolazione si ribellava alla riapertura della discarica. Dalla Campania i Tg di tutto il mondo trasmettevano servizi a dir poco negativi per l’immagine del nostro Paese. E sempre in tema di danni all’immagine, il 15 gennaio si registrava l’annullamento della visita del Papa all’Università la Sapienza di Roma, prevista per il 17. In seguito alle polemiche provocate dalle proteste di alcuni docenti e alcune organizzazioni studentesche contro la presenza del Pontefice nell’ateneo, il Vaticano faceva sapere che la visita era annullata. E il caso del Papa «prigioniero in Vaticano» faceva il giro del mondo, per il dispiacere del governo Prodi, nel mirino dell’opposizione e dei tifosi della libertà d’espressione, che siano schierati a destra al centro e a sinistra. Il giorno dopo, il 16 gennaio, arrivavano le dimissioni di Clemente Mastella da Guardasigilli in seguito ai provvedimenti giudiziari decisi nell’ambito di un’inchiesta sulla corruzione che vede coinvolti fra gli altri lo stesso ministro e sua moglie.

E nello stesso giorno la Corte costituzionale dava il via libera ai referendum elettorali che i «cespugli» della maggioranza (in particolare Udeur, Pdci, Sd e Verdi) vedono come il fumo negli occhi. Ieri si riaccende la polemica sulla visita del Papa alla Sapienza. Poi l’annuncio di Mastella: esperienza finita.

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