Caro Granzotto, ogni volta che leggo articoli velatamente o dichiaratamente pro-fumo mi sento ribollire il sangue. Il fumo causa ogni anno in Italia 80.000 morti, per tumori e malattie cardiovascolari. Sirchia ha fatto una legge che da decenni aspettavano in molti, e cioè tutti coloro che non ne potevano più né della maleducazione dei fumatori né dei bar, ristoranti, discoteche e treni trasformati in camere a gas. La tutela dei non fumatori dal fumo passivo, resta un grande successo dal punto di vista della civile convivenza, tanto che in breve tempo sono stati varati provvedimenti analoghi in altri Paesi europei. Penso che la legge avrebbe potuto vietare di fumare in presenza di minori (almeno di 14 anni). Unesagerazione utopistica? Non credo. Ancora troppi bambini sono costretti a subire il fumo passivo dei genitori, rischiando anche loro conseguenze per la salute. Non sono poi daccordo con lei laddove afferma che «molti, senza Sirchia, mai se la sarebbero accesa una sigaretta». Perché se davvero la causa del recente aumento del fumo in Italia fosse il «proibizionismo», allora dovremmo liberalizzare anche le altre droghe, come leroina e la cocaina. Da firme autorevoli (quale è la sua) e da posizioni privilegiate (quale è quella di una testata a grande diffusione come il Giornale) non ritengo positivo che vengano prese posizioni così personali e così deleterie per la salute pubblica e soprattutto per l'educazione dei giovani.
Infine, mi creda, non cè alcuna campagna di demonizzazione nei confronti dei fumatori e nessuno vuole togliere a costoro la libertà di fumare. Più semplicemente si cerca di far capire che fumare, anche se può avere aspetti piacevoli, alla lunga provoca per lo più conseguenze assai dolorose.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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