I genitori tra angoscia e speranza

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Paola Fucilieri

da Milano

Un’altra giornata senza Clementina a casa di Fabio e Germana Cantoni. E stavolta con un’angoscia in più: quella di averla vista, per la prima volta da quando è stata rapita, nel video girato dai suoi sequestratori, inginocchiata a terra tra due kalashnikov puntati alle tempie mentre cerca di concludere un discorso seguendo obbediente le parole che le vengono suggerite in sottofondo. Uno sguardo, quello della ragazza, dove si legge la paura, ma anche la voglia di reagire e di fare ciò che le viene detto pur di essere ricondotta in Italia.
«I genitori di Clementina sono “cautamente ottimisti” - spiega con le parole dell’ufficialità Marco Formigoni, il giornalista di Peace Report che fa da tramite tra i Cantoni e i media -. In realtà stanno come il giorno prima, come sempre. Il video non ha cambiato nulla nel loro modo di affrontare la vicenda.

Dinanzi alle immagini della figlia hanno avuto una reazione contrastante: da una parte si sono sentiti sollevati perchè la sanno viva e vedono in quelle immagini un segnale positivo; d’altra parte quei due mitra puntati alla testa della loro figlia li hanno lasciati sgomenti, davvero sgomenti. Ma ripeto: per loro non è cambiato nulla. Tutto può mutare solo e quando Clementina sarà di nuovo tra le loro braccia».

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