Cronache

I genovesi pagano le tasse ma non sanno il perché

Costa, capogruppo di Forza Italia, protesta: «I bollettini della Tarsu non sono chiari»

I genovesi pagano le tasse ma non sanno il perché

D’accordo, pagare le tasse si deve. Ma almeno, si sappia chiaramente perché.
«E invece, il Comune, come al solito, fa il possibile per confondere le carte» tuona Giuseppe Costa, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. E aggiunge: «Prendiamo ad esempio gli avvisi di pagamento della tassa sulla spazzatura, appena recapitati nelle case dei genovesi: qui la trasparenza è solo un auspicio. In realtà, infatti - spiega l’esponente azzurro, vicecoordinatore metropolitano del partito -, la tariffa richiesta, che è di 1,997 al metro quadrato, non coincide affatto con il numero dei metri quadrati complessivi» su cui si calcola il balzello sulla rumenta (la cosiddetta Tarsu, tassa rifiuti solidi urbani).
Il mistero resta tale anche alla più scrupolosa lettura di bollettino di pagamento e relativi allegati. Sul modulo sta scritto: 0434 «Smaltimento rifiuti e tributo provinciale», con l’importo totale indifferenziato. Subito di seguito, vengono il codice 0423 corrispondente evidentemente alle «Sanzioni», e l’altro codice, 0424 «Interessi», ma, chissà perché, in entrambi i casi non viene indicato nessun importo.
Una spiegazione ci sarebbe, secondo Costa, «ma non è quella che basta al cittadino che paga caro e ha il diritto di sapere. La tariffa risulta aumentata di qualcosa come il 15 per cento» che dovrebbero appunto corrispondere alle addizionali di legge e al tributo incassato dalla Provincia.
Ed è proprio qui che si misurano le buone intenzioni (e le relative, coerenti realizzazioni) di una civica amministrazione all’altezza del compito assegnato dai cittadini-elettori. «Mi sembra - insiste il capogruppo Costa - che sia molto più corretto che le varie addizionali vengano chiaramente identificate e specificate. Tutto il contrario di quello che fa il Comune di Genova».
E allora, si domanda il capogruppo nella Sala rossa di Tursi, a che serve inviare in tutte le case una serie completa di «lenzuola» di carta che non spiegano un bel niente? «Deve rispondermi il sindaco, su questo punto. Ho appena spedito - dichiara Costa - un’interpellanza all’attenzione di Giuseppe Pericu, per sollecitare una sua presa di posizione ufficiale sul problema».
Nell’interpellanza - che dev’essere discussa in consiglio comunale al più presto, possibilmente prima del pagamento della Tarsu 2006 - il capogruppo di Forza Italia ricorda «i fatti salienti» della vicenda, dall’invio del bollettino di pagamento alla corsa dei contribuenti genovesi per mettersi in regola. «A proposito: anche su questo ci sarebbe da dire - riattacca Costa - se consideriamo che, negli avvisi inviati ai contribuenti, mancano precise indicazioni sui termini di versamento». Tanto che i cittadini hanno già formato da giorni lunghe file davanti ai locali della Gest Line, incaricata del Servizio riscossione tributi, prima di essere avvertiti dall’ineffabile amministrazione comunale che «si può pagare entro sei mesi»!
«Pericu inviti dunque con sollecitudine la Gest Line - conclude Costa - a indicare con precisione, negli avvisi di pagamento, l’entità e la natura delle varie addizionali».

Meglio tardi che mai, anche se era molto meglio prima.

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