
Saranno costruite a breve all'Uffico centrale Arresti e Fermi del reparto radio mobile dei vigili di via Custodi due nuove celle di sicurezza. Il motivo? Il raddoppio del numero di fermati o arrestati: nel primo semestre 2025 infatti si è arrivati a quota 300, lo stesso numero di tutto il 2024.
Merito dell'aumento degli agenti in servizio grazie alle sospirate assunzioni che di fatto ha "immesso" più agenti per strada. Di notte, infatti, sono in servizo tra le 14 e le 16 pattuglie in ordinario (non orario straordinario) ovvero tra le 23,45 e le 7,30 di mattino per tre agenti per pattuglia quindi 45 agenti in totale. A questo si aggiunge il fatto che il nuovo comandante Mirabelli ha sensibilizzato i ghisa a essere sempre più presenti sul territorio, con il risultato che sono aumentati gli arresti. "Il contrasto alla microcriminalità è un buon segnale finalmente - commenta il segretario regionale del Sulpl Daniele Vincini - e come si vede dai risultati anche la polizia locale si sta attivando per dare il proprio contributo. Ecco quindi che si dimostra come l'aumento degli agenti fosse assolutamente necessario".
Il problema ora è ricavare lo spazio nel comando per le due nuove celle, che si aggiungono alle due già esistenti: per questo motivo saranno costretti a traslocare l'ufficio di fotosegnalamento e la polizia scientifica che andranno nella sede della scuola della polizia locale lì vicino. Il reparto è stato creato dalla giunta Albertini nel 2000 e non è mai stato ristrutturato: servirebbe, infatti, una riqualificazione complessiva dal momento che l'edificio è fatiscente, come denunciato più volte dal sindacato della polizia locale.
L'ufficio si occupa di fare le foto ai fermati, prendere le impronte digitali, e redigere il primo verbale, un'operazione che può richiedere 2/3 ore con un impegno di alcuni agenti. Servono, infatti, due agenti per accompagnare il fermato al reparto, due che controllino le celle di sicurezza, mentre altri agenti dell'ufficio di fotosegnalameneto sono impegnati nelle operazioni burocratiche. Se il fermato è un extracomunitario senza documenti, cosa che avviene nell'80% dei casi, deve essere accompagnato in Questura all'ufficio Immigrazione per il fotosegnalamente. Se va a processo per direttissima, invece, andrà contattato il pm di turno e portato in tribunale, mentre un'altra pattuglia dovrà andare in Questura per l'accertamento di eventuali precedenti.
Non solo, i fermati e gli arrestati devono essere trattenuti anche di notte chiaramente, e se vengono
arrestati di sabato dovranno rimanere in cella fino al lunedi. Da qui l'esigenza di avere più celle. Nel 90% dei casi poi succede che i fermati vengano rilasciati l'indomani: il "problema" qui però è la normativa nazionale.