Il più giovane ha 16 anni, il maggiore 31. Alcuni sono studenti, altri già lavorano. Molti si conoscono e sono amici da tempo, altri partono soli. Le ragazze sono 15, 25 i ragazzi, ma sarebbero potuti essere molti di più a giudicare dalle richieste, se non ci fosse stato quel «tetto» tecnico stabilito, per problemi di trasferimento, dagli stessi organizzatori. È decisamente vario il gruppo di giovani che da sabato 24 a martedì 27, prenderà parte al viaggio ad Auschwitz organizzato dal Coordinamento romano dei giovani di Forza Italia in occasione della Giornata della Memoria, che sarà commemorata con la deposizione in loco di una corona di fiori. «Sappiamo che alcuni vorranno vedere in questo viaggio unoperazione strumentale - commenta Alessandro Colorio, commissario romano di Forza Italia Giovani-Pdl - ma speriamo che i più lo prendano per uniniziativa umanamente formativa per quanti vi prenderanno parte».
Lidea del viaggio cera da tempo, a trasformarla in pratica però sono stati gli stimoli venuti dalla cronaca. «Lo scorso novembre alcuni militanti di estrema destra - prosegue - hanno fatto delle scritte sui muri in cui negavano pubblicamente lolocausto. Avevo già intenzione di andare a visitare il campo di concentramento, ma in quel momento ho deciso di trasformare un proposito individuale in un progetto collettivo. Pochi giorni dopo, attraverso il nostro social network, abbiamo invitato i giovani ad aderire alliniziativa». Dalla rete è partito un tam-tam che ha raggiunto pure ragazzi lontani dalla politica. E così è iniziata l'organizzazione del viaggio, dai dettagli tecnici per il soggiorno - per renderlo alla portata, anche economica, dei giovani una parte della spesa è stata sostenuta dal partito, attraverso i coordinamenti regionale e romano - alla formazione dei partecipanti, fino alle attività previste per il ritorno.
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