Cronaca locale

I giovani viaggiano e «navigano» ma sono soli

Giovani milanesi, una generazione di uomini e donne insoddisfatti, che non riescono a godere delle pur numerose opportunità di svago che la città offre. Ma, soprattutto, una generazione di persone sole. Per caso, indotti dalle condizioni di vita, ma forse, in parte, anche per scelta. Lo dicono alcuni recenti sondaggi, ma lo dice anche il quotidiano vissuto di questa città, che tende a moltiplicare gli spazi chiusi, sempre più spesso troppo caotici e dispersivi per permettere di comunicare, non solo con persone nuove, e che, per contro, rende sempre più angusti gli spazi aperti, luoghi di condivisione della città e dei cittadini.
Tutto ciò risulta evidente soprattutto nell'analisi di come i giovani milanesi impiegano il proprio tempo libero. Quello che viene fuori è un quadro abbastanza sconfortante, a lamentarsi del quale sono gli stessi ragazzi che vivono a Milano.
Secondo un sondaggio realizzato da Kijiji.it, un sito di annunci locali attivo su oltre 40 città italiane, la stragrande maggioranza dei giovani milanesi dispone di meno di quattro ore al giorno da dedicare ad attività di svago che, per la maggior parte, loro svolgono da soli e in luoghi chiusi, preferibilmente navigando in internet. «Poter condividere il tempo libero con altre persone - spiega Roberto Tucci, responsabile di Kijiji.it - è la cosa della quale i giovani milanesi sentono maggiormente la mancanza. Parallelamente, scarseggiano luoghi e occasioni in cui conoscere nuovi amici in maniera spontanea, attraverso un approccio vis à vis: la formazione di nuove comitive, quando avviene, passa attraverso Internet. Gli stessi locali puntano più sulla dispersione e sullo stile dell'ambiente che sulla possibilità di favorire gli incontri e la comunicazione». Condizioni oggettive, dunque, ma anche una scelta, più o meno consapevole, di isolamento. Non è un caso, infatti, che le attività preferite dai giovani milanesi, oltre alla navigazione on line, siano quelle praticabili anche, o preferibilmente, da soli: non solo cinema e teatro, ma anche le attività sportive. Agli sport di squadra i ragazzi di Milano preferiscono di gran lunga la corsa, la palestra o il nuoto. «Si cerca di sopperire a questo isolamento - continua Tucci - con la partecipazione a corsi per il tempo libero, dal ballo alle lingue straniere, o anche con attività di volontariato, ma quello della solitudine resta il problema più sentito dai ragazzi di Milano e percepito come elemento che peggiora la qualità della propria vita. Le persone che si frequentano sono sempre le stesse: quelle con cui si lavora o si studia e i nuclei tendono a essere sempre più ristretti».
Questo quello che emerge dai sondaggi. E la musica non cambia se si parla direttamente con i ragazzi. «La mia vita sociale è piuttosto piatta - dice Alessandra, 25 anni - Durante il giorno lavoro, ma lo faccio da casa e quindi non ho colleghi coi quali confrontarmi o staccare anche solo per un caffè. La sera, di solito, la trascorro al computer, chattando con persone che, nella maggior parte dei casi, non conoscerò mai di persona. Quando esco, vado a prendere un aperitivo con un paio di amiche, quelle “storiche”, e poi magari andiamo al cinema». Fidanzata? «Non più, da tre anni. E comunque, anche prima, eravamo sempre noi due, da soli. Per fortuna che ho il mio cane: doverlo portare fuori è una scusa per uscire a prendere un po' d'aria».

Il cane, appunto: l'animale domestico, nel sondaggio Kijiji, è la compagnia principale con la quale i giovani milanesi trascorrono il proprio tempo libero, dopo il partner.

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