Controcultura

I leoni di Sicilia si sbranano il lockdown

I leoni di Sicilia si sbranano il lockdown

Pian piano la Top ten riprende vita e le copie vendute aumentano, anche se siamo ancora molto lontani da livelli definibili come normali. E in questa situazione sospesa tornano a farsi vedere le vecchie glorie. Infatti Stefania Auci con I leoni di Sicilia. La saga dei Florio (Nord) torna in vetta alla classifica. Esattamente dov'era all'inizio della sua corsa, principiata più di un anno fa e che, a questo punto, è davvero infinita. Certo, in questo momento alla Auci per conquistare il primo posto servono millesettecento e novantotto copie. L'anno scorso nella stessa settimana era seconda vendendone 5mila e cinquecento. E questo ci dà la dimensione della crisi provocata dal Coronavirus per le case editrici. Però è anche la prova che le crisi le affronta meglio chi si è munito di scrittori che sono cavalli di razza e che corrono bene alla distanza.

Ed è un cavallo di razza della saggistica anche David Quammen, l'autore di Spillover. L'evoluzione delle pandemie (Adelphi). La casa editrice milanese scommette da anni su titoli scientifici di qualità e spesso anche con un livello di narrazione quasi letterario. In questo caso la scommessa è davvero ben riuscita e si trovano in catalogo il libro che, a livello internazionale, è considerato una delle migliori spiegazioni del fenomeno che stiamo vivendo. E infatti, anche questa settimana, è terzo con mille e cinquecentoventisei copie vendute.

Ci sono poi romanzi che funzionano bene in qualsiasi circostanza, lockdown e fasi due comprese. Tra questi spiccano i gialli. Infatti Alessandro Robecchi resiste al secondo posto con I cerchi nell'acqua (Sellerio), che vende mille e seicentoquarantatré copie. Ma si difendono bene anche Gianrico Carofiglio che è quinto con La misura del tempo (Einaudi), Antonio Manzini che è settimo con Ah l'amore l'amore (Sellerio) e Carlo Lucarelli che è ottavo con L'inverno più nero. Un'indagine del commissario De Luca (Einaudi). Certo magari col tempo anche i gialli cambieranno un po'.

Una volta il colpevole era sempre il maggiordomo e il buono un poliziotto. Adesso il buono diventerà il virologo e il cattivo lo scienziato cinese o, alla peggio, il runner indisciplinato..

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