I maturandi romani se la cavano grazie alla traccia su sms e mail

Il più gettonato è stato il tema sulla comunicazione C’è anche chi ricorre a trucchi informatici per avere un aiutino

Molti hanno preferito il tema sulla comunicazione, quello «su sms e mail». Meno gettonate le tracce su Montale e la Costituzione. In generale, la prima prova dell’esame di maturità è apparsa «prevedibile» e alla portata, anche perchè, hanno raccontato gli studenti, «alcuni argomenti generici erano già su Internet e quindi ci siamo preparati». Sono stati 34.588 gli studenti romani richiamati nelle aule per il tema di italiano, 49.378 in tutta la regione. Poco più di 5mila gli iscritti alle scuole medie superiori che a Latina sostengono, quest’anno gli esami di maturità, 1275 a Rieti e 2476 a Viterbo. Ieri alle 8 in punto la campanella ha suonato anche per 816 commissari e 136 presidenti di commissione impegnati in tutta la Provincia di Roma.
Dopo circa tre ore dall’apertura delle buste i primi volti, stanchi ma soddisfatti, hanno fatto la loro apparizione dai cancelli di licei classici e scientifici. Al liceo «Terenzio Mamiani», storico istituto classico che raggruppa anche gli indirizzi sperimentali scientifico e linguistico, il primo a consegnare è stato Luca che ha scelto la traccia sulle nuove forme di comunicazione. Il tema che sembra essere stato preferito dalla maggior parte degli studenti romani che, al contrario, hanno messo all’angolo Montale e la Costituzione, «spesso - hanno raccontato - non c’è stato il tempo di studiarli entro la fine dell’anno scolastico». Il rischio di questa traccia, ha spiegato Valentina, che ha frequentato il Mamiani ma linguistico, «era quello di scrivere qualcosa di banale ma è bastato ripescare qualche nozione studiata quest’anno, come per esempio Seneca, per dare allo svolgimento un aspetto più originale».
Un «in bocca al lupo» speciale per gli studenti del liceo scientifico «San Francesco d’Assisi» nel quartiere periferico di Centocelle; all’apertura dei cancelli è stato il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini ad augurare una «buona maturità» a chi stava per cimentarsi nella prova di italiano. Il primo ad essere sorpreso e «contentissimo» della visita inaspettata, è stato il vicepreside del liceo capitolino che ha più di mille studenti, Mario Moschetto: «Proprio non ce l’aspettavamo questa visita. La nostra è una scuola di periferia e non siamo abituati a ricevere un ministro tutti i giorni. È stato emozionante». Giacca e pantaloni chiari con motivi floreali, il ministro ha voluto incontrare i membri delle cinque commissioni d’esame e ha augurato loro di lavorare con serenità, dopo aver parlato dello svolgimento della prova e dell’eventuale possibilità di migliorare le procedure messe in atto. «Il ministro - ha aggiunto il vicepreside - ha lodato la tranquillità della nostra scuola e le attività che mettiamo in campo, soprattutto quelle che riguardano l’ambiente, il sociale e l’integrazione, importanti per una scuola di periferia. Da parte nostra abbiamo sottolineato quanto sia importante mettere al centro di tutto il nostro lavoro gli studenti».
Tirando le somme, secondo le voci di chi ha abbandonato il vocabolario di italiano, sembra che la prima giornata «sia andata bene». I timori veri degli studenti romani sono tutti proiettati «sulla versione di greco di oggi, per la quale, dicono, «servirà qualche aiuto via internet».
Dal Giulio Cesare al Righi, dal tasso all’Augusto, molti maturandi pensano anche ai classici «trucchi» per non rinunciare a qualche «aiutino». C’è chi, sfruttando la moda del momento, ha utilizzato i pantaloni a vita alta a mo’ di panciera «riempita con tutto» spiega Giulia, 19 anni, privatista. Vincenzo, 25 anni, pluri-bocciato elargisce ai compagni tecniche di copiatura. «Prima mossa strappare gli indici dei temari - spiega - e nasconderli negli slip o nei calzini. In modo da avere la lista degli autori con le relative pagine dove trovarli».

Una sorta di ottimizzazione nell’arte del copiare, che si completa nascondendo in bagno i temari completi. C’è chi, infine, preferisce affidarsi alle nuove tecnologie, quelle dell’I-phone nascosto in tasca (quello consegnato è solo il secondo) senza suoneria e vibrazione.

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