da Roma
«Lemergenza rifiuti è un danno per limmagine del Paese». Parola di Massimo DAlema, ministro degli Esteri, che nei giorni scorsi ha lodato la decisione prodiana di nominare il prefetto Gianni De Gennaro commissario straordinario in Campania.
Si tratta di dichiarazioni, parole appunto. Nei fatti, la realtà è ben diversa e lAma, la municipalizzata del Comune di Roma che si occupa delligiene urbana, lo sa bene. La Farnesina è debitrice nei confronti dellazienda di ben 3.961.981 euro per il mancato pagamento della Tari, la tariffa urbana sui rifiuti. Il ministero degli Esteri, però, non è stato il solo a «sorvolare» su questo balzello ed è in buona compagnia. Ama vanta un credito di 3.171.678 euro anche nei confronti del ministero delle Comunicazioni (uffici postali compresi). Di minore importo la morosità del ministero della Salute (2.170.994 euro) e di quello delle Infrastrutture (2.037.897 euro).
Ma i dicasteri non sono gli unici enti pubblici ad essersi «dimenticati» di pagare la Tari. Anche lAgenzia delle Entrate, lorgano del ministero dellEconomia che ha il compito di accertare le evasioni in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha accumulato un debito di 3.375.308 euro, la Corte dAppello deve circa 1,3 milioni, mentre la Marina Militare si è fermata a quota 1.247.947 euro. E anche le Aziende sanitarie non appaiono particolarmente virtuose: lAsl Roma C è in ritardo per 2,7 milioni, la Roma E per 1,9 milioni, la Roma B e la Roma D per 1,3 milioni. Senza contare i casi della Fao (lo Stato e lOnu si palleggiano la competenza) e di alcune ambasciate. I mancati incassi degli ultimi tre anni hanno pesato per circa 100 milioni sui bilanci dellAma sulla quale pesa un rosso complessivo di 700 milioni.
«È inaccettabile che vi sia un trattamento differenziato fra le utenze dei semplici cittadini e quelle dei ministeri», ha tuonato il consigliere comunale ulivista Massimiliano Valeriani, presidente della commissione Ambiente. «Non è moralmente corretta - aggiunge - levasione totale di una tariffa che tutti i cittadini sono tenuti a pagare, e lazienda deve in qualche modo aggredire questa emergenza». Daltronde il ricorso alle linee di credito bancario pesa ulteriormente sullindebitamento finanziario della municipalizzata.
E il presidente dellAma, Giovanni Hermanin, ex verde ora Pd, è subito corso ai ripari annunciando che anche nel 2008 sarà confermata la collaborazione con la Guardia di Finanza per il contrasto allevasione della Tari per le utenze non domestiche.
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