I nuovi creativi riscrivono l’Estate Romana

Edoardo Pietrogrande, 24 anni, laureato in architettura. Veronica Raimo, 29, scrittrice. Giuseppe Antelmo, 29, progettista multimediale. Sono i vincitori del concorso capitolino «L’Estate Romana compie trent’anni: un’idea per i prossimi trenta», premiati, giovedì sera, durante la presentazione del cortile recentemente «musealizzato» dell’assessorato alle Politiche Culturali, in piazza Campitelli. Il concorso era riservato a giovani tra 18 e 29 anni, residenti nella Capitale. Obiettivo: conoscere idee e progetti di chi non ha visto nascere la manifestazione per rilanciarla tenendo d’occhio la nuova realtà romana, interculturale e tecnologica. Tutte le proposte sono state valutate da una Commissione ad hoc, che ha, infine, stabilito tre ex aequo, premiati con 10mila euro ognuno. Punta sulla ridefinizione del rapporto uomo-macchina «Octopus» di Edoardo Pietrogrande, sorta di cubo-gabbia, dal quale quattro ragazzi, con webcam e microfoni, interagiscono con il pubblico. Il «polipo» ha più funzioni, da infopoint a discoteca e gioco per bimbi. «La tecnologia non deve sostituire l’uomo - dichiara l’autore - ma conferirgli una membrana funzionale». All’insegna della tecnologia pure «La mia estate 2.0» di Giuseppe Antelmo per esporre sul web eventi della manifestazione, commenti e laboratori creativi. «Perché i romani - dice Antelmo - si sentano protagonisti, non solo fruitori dell’Estate». «Le case di Roma» di Veronica Raimo trasforma case private in spazi per mostre, spettacoli e ristoranti. Menzione speciale a «Eternamente giovane» che rende bus e metro veicoli culturali, usandone schermi e display per trasmettere film sulla città. «È una proposta nata in una sola notte tra caldo, chiacchiere e sigarette - racconta Sara Robibaro, 29 anni, che ne è l’ideatrice insieme all’amica Valentina Tullio -. Ci abbiamo creduto dall’inizio. Speriamo sia realizzata e di poter collaborare alla prossima Estate Romana». Per il 2008 i vincitori si dicono già pronti: «Non escludiamo di lavorare insieme sui progetti futuri». Non mancano progetti istituzionali. A cominciare dall’assessorato alle Politiche Culturali. Più precisamente dalla sua sede. La premiazione è stata l’occasione per presentare in anteprima la musealizzazione degli spazi esterni con l’esposizione di lapidi e reperti dei templi di Apollo e di Bellona, che nell’antichità occupavano la parte meridionale del Circo Flaminio.

«Lo spazio - spiega l’assessore alle Politiche Culturali Silvio Di Francia - ospiterà spettacoli e eventi. L’inaugurazione è prevista per la Notte Bianca, con la lettura dell’Odissea da parte di Gabriele Lavia». Allo studio la sistemazione dell’area archeologica per renderla più facilmente accessibile al pubblico.

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