Roma - "Siamo ad un passo dalla verità sulla strage di via d’Amelio". Alla commissione Antimafia, i pm di Caltanissetta Sergio Lari e Nico Gozzo che hanno riaperto le indagini sull’eccidio di via D’Amelio fanno sapere: "Una verità clamorosa di cui la politica potrebbe non reggere il peso". Frasi che però il presidente dell'Antimafia smentisce seccamente con una nota.
Il lavoro dei pm "La rilevanza di queste nuove indagini è aver fatto luce su un depistaggio colossale e su un’indagine campata in aria che ha portato alle sentenze passate in giudicato per i processi Borsellino 1 e 2, e per i quali sono stati chiesti numerosi ergastoli - ha spiegato il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari - il fatto di fare giustizia verso chi ha subito queste condanne immeritate è un successo per lo Stato". Rispetto al diverso peso che le procure di Palermo e Caltanissetta danno alle dichiarazioni di Ciancimino e agli eventi del ’92, Lari ha detto: "Tra le procure di Caltanissetta e Palermo c’è dialettica sulla valutazione della portata probatoria delle dichiarazioni di Ciancimino. La nostra posizione è più prudente, quella della procura di Palermo è più fiduciosa. Noi comunque con la procura di Palermo ci scambiamo atti e documenti, poi ogni procura autonomamente deciderà quale peso dare a quelle dichiarazioni".
I traditori dello Stato "Dagli elementi che abbiamo acquisito parrebbe proprio di no", ha continuato Lari alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se le stragi del ’92 siano ascrivibili soltanto alla mafia. Prima di essere ascoltato dalla Commissione parlamentare Antimafia, in prefettura a Palermo, a chi gli chiedeva se c’è uno Stato in grado di accertare la verità sulle stragi di quel periodo, Lari ha detto: "Noi ce la stiamo mettendo tutta. Siamo un gruppo coeso. Certo avremmo preferito disporre di maggiori risorse. Abbiamo dovuto arrangiarci come potevamo. Ciò non toglie che grazie anche agli appelli del Capo dello Stato è stato potenziato il personale della Dia". Qualcuno nello Stato si deve vergognare? "Nello Stato è una frase un po' generica, le responsabilità sono sempre individuali. Certamente quello che emergerebbe è il ruolo di soggetti che, pur appartenendo alle istituzioni statali, hanno tradito al dovere di fedeltà delle istituzioni quindi sono dei traditori".
Ma Pisanu smentisce Il presidente dell'Antimafia, senatore Giuseppe Pisanu "dopo aver ribadito che non si può riferire alcunché dello svolgimento dei lavori della Commissione in seduta segreta, nega decisamente che i magistrati di Caltanissetta
abbiano dichiarato di essere ad un passo dalla verità sulla strage di via d'Amelio e che la politica non sarebbe in grado di reggere il peso di tale verità". Lo riferisce una nota della presidenza della commissione antimafia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.