I Pm: no al sequestro della casa a Montecarlo

Calma piatta sul fronte giudiziario. Nemmeno il nuovo esposto di 40 pagine presentato l’altro giorno da Roberto Buonasorte e Marco Di Andrea, esponenti della Destra di Storace, ha convinto la procura di Roma che indaga per truffa aggravata ad accelerare l’indagine. I pm della capitale continuano ad attendere i documenti ufficiali sul valore dell’immobile di boulevard Princesse Charlotte 14 provenienti dalle autorità monegasche e soltanto carte alla mano valuteranno i prossimi passi.
Anche la richiesta di sequestro dell’abitazione, avanzata nell’esposto, viene considerata irricevibile sia perché il bene oggetto del contenzioso si trova all’estero (e quindi dovrebbe essere avviata l’ennesima rogatoria), sia perché al momento non ci sarebbero i presupposti per procedere a un provvedimento restrittivo.


Rispetto alla restante parte dell’articolato esposto di quaranta pagine presentato dai due penalisti che sono anche esponenti della Destra, in merito all’audizione delle diverse persone coinvolte nella vicenda, dallo stesso presidente della Camera Gianfranco Fini, a Elisabetta e Giancarlo Tulliani, al vice console italiano di Saint Lucia, nella cittadella giudiziaria romana si ribadisce che è necessario acquisire documenti e informazioni sull’appartamento e sul valore di vendita del quartierino di Montecarlo prima di valutare tale possibilità.

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