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"I rapper parlino di valori e non esaltino la violenza"

Nel disco "Nuje" c'è anche il brano con Jovanotti e Khaled. Gigi D'Alessio: "Canto di vita reale, non di quella virtuale"

"I rapper parlino di valori e non esaltino la violenza"
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Gigi D'Alessio, com'è che adesso mette tutti d'accordo?

"Me lo chiedo anche io. Adesso sembra che sia bravo e sappia suonare, ma sono lo stesso da trent'anni".

Pubblica un disco che si intitola Nuje.

"Ma non è nuje come quello di Totò e Peppino, quello del famoso vulevan savuar". (sorride - ndr)

Significa "Noi".

"Sì, davvero noi, e parla delle nostre storie, dell'amore per la vita e per noi stessi".

Poi si spiegherà ancora meglio. Intanto però facciamo il punto sul Gigi D'Alessio del 2025, reduce da due sold out allo stadio Maradona con oltre centomila spettatori e sette concerti strapieni in Piazza del Plebiscito a Napoli. Conduce Gigi e Vanessa - Insieme su Canale 5 e da marzo inizia un altro giro nei palasport italiani che culminerà con dieci concerti consecutivi, dicesi dieci, alla Reggia di Caserta, uno dei luoghi più suggestivi del mondo. Potrebbe vivere tre metri sopra al cielo e invece pubblica un disco con i piedi ben piantati per terra che mescola italiano e napoletano e scende nelle pieghe degli amori intensi e complicati. Canta insomma delle Mezze verità di quando una relazione si spegne o di cose che non si possono dire come in Nun ciò può dicere quando non si riesce a dimenticare un amore passato. Quando parla, Gigi D'Alessio è torrenziale, divaga a piacere, racconta e si racconta sempre come se fosse la prima volta. Dopotutto è un "entertainer", uno che arriva dalla strada e dalle feste di matrimonio e che oggi, a 58 anni, ha le spalle abbastanza larghe per resistere alle pressioni e non abbandonarsi alle rivincite sterili. Che abbia carattere, Luigi D'Alessio detto Gigi, l'ha fatto già capire ad esempio quando a Sanremo gli dissero che sarebbe stato in gara con il brano Non dirgli mai soltanto se avesse cancellato il verso in napoletano "Si stasera t'avesse vasà": "Io accettai ma sapevo che sarei stato in diretta e quindi poi sul palco l'ho cantato in napoletano...".

Ora tanti lo cantano senza problemi.

"Per capirci, ogni artista che ho invitato da me in Piazza Plebiscito ha accettato dicendo ma mi fai cantare in napoletano, vero?".

Lei canta in napoletano anche nel singolo Diamanti e oro con Khaled e Jovanotti, un trio che sarebbe bello vedere ospite al Festival di Sanremo.

"Dovevo cantare quel brano solo con Khaled, poi una sera intorno alle 23.30 ci è venuta l'idea di coinvolgere anche Jovanotti. Gli ho mandato un messaggio e il mattino dopo alle 8.30 mi ha scritto un messaggio con il testo compreso il vocale con la sua parte cantata. Così si fa, per fare musica non si deve per forza guardare la calcolatrice e pensare agli interessi".

A proposito, l'autotune?

"Se si usa come un effetto musicale, nessun problema, si è sempre fatto ad esempio con il vocoder. Se invece è l'unica possibilità per cantare, beh, allora c'è un problema. Se un cantante non ha voce è come un medico che non sa neanche come si cura l'appendicite".

Rap e trap hanno testi spesso ai confini del codice penale.

"Mi colpisce che spesso sia solo una questione di emulazione. Non discuto se uno canta la propria esperienza, la propria vita. Ma se sei un bravo ragazzo figlio di persone per bene non ha senso cantare, ad esempio, che tuo padre ti picchia o che non avevi da mangiare. Diciamo che mi sono abbastanza stufato della violenza di tanti testi".

Pensa che possa condizionare il pubblico più giovane?

"Sì. C'è tanta violenza in giro, cose folli come quello che ammazza la sorella e intanto fa la videochiamata alla mamma. Perciò questi rapper giovanissimi, forse più di noi, hanno il dovere di parlarci di valori. La musica è una lama che non ferisce, ti entra dentro ma non fa uscire il sangue".

Lei vola alto. Ma con l'intelligenza si rischia di volare musicalmente bassissimo.

"Sono andato al Parlamento Europeo per chiedere una regolamentazione. Se il pop venisse dominato dalla Ia, la discografia non investirà più sui cantanti. E la musica sarà come Amazon o Glovo, la ordini e ti arriva a casa".

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