Roma

I segreti dell’Universo tra lectio magistralis, astronomia e musica per elicotteri

Conferenze-spettacolo, lezioni magistrali, proiezioni, aperitivi scientifici, mostre e concerti: spazia tra scienza e fantascienza, fino a sfiorare la filosofia con l’esistenzialistico quesito «dove stiamo andando?», la quarta edizione del Festival delle scienze, dal 15 al 18 gennaio all’Auditorium Parco della Musica, con alcuni eventi ospitati presso il Planetario, in piazza Giovanni Agnelli, all’Eur. Dopo il debutto nel 2006 dedicato alla mente, passando per i temi di evoluzione e coscienza, quest’anno, la manifestazione invita il pubblico a alzare gli occhi al cielo. In una scelta quasi forzata - il 2009 è l’anno mondiale dell’astronomia: si celebra il quarto centenario delle prime osservazioni astronomiche effettuate con cannocchiale da Galilei - attenzione e riflettori saranno puntati sull’universo, tema dell’intera rassegna, con delle «guide» d’eccezione. Sono molti gli scienziati italiani e stranieri che si presteranno a raccontare al pubblico i misteri dello spazio. Obiettivo non è spettacolarizzare l’astronomia, ma mostrarne le infinite potenzialità, tra conoscenza, fantasia e intrattenimento.
CONFERENZE. A inaugurare il festival giovedì saranno Margherita Hack e Leonard Susskind con l’incontro «Il cielo sopra di noi. Cosa resta da conoscere dell’universo». Stesso giorno per «1609-2009 Dal Cannocchiale di Galileo a New Horizons» di Enrico Bellone e David Kaiser. Articolato il programma di venerdì, dai mondi paralleli di Alexander Vilenkin e Giulio Giorello all’«Immaginario utopico e antiutopico su Marte» di Marcello Corradini e Tommaso Pincio, fino all’«Universo Oscuro» di Paolo De Bernardis e Max Tegmark. Sabato si alterneranno sul palco Jean Pierre Luminet, Fulvio Melia, Gian Carlo Ghirardi e Carlo Rovelli. Chiuderanno il ciclo, domenica, Antonio Lazcano e Scott Hubbard.
LECTIO MAGISTRALIS. Nel fine settimana a salire in «cattedra» saranno alcuni dei nomi più importanti dello studio sullo spazio: Francesco De Martini, Roberto Buonanno e George F. Smoot, premio nobel per la Fisica nel 2006.
CONCERTI. Nel ricco cartellone un posto speciale spetta alla musica. L’evento più atteso è «Helicopter Quartet» di Karlheinz Stockhausen, concerto per archi e elicotteri, che, domenica 18, sarà eseguito per la prima volta in Italia e per la terza nel mondo. Un progetto visionario - cui prenderà parte pure Piergiorgio Odifreddi - che amplifica e fonde in volo l’armonia degli strumenti del Quartetto Arditti con il movimento degli elicotteri, per poi riprodurre tutto su video, nel tentativo di creare una sorta di partitura universale, in cui sia possibile «sentire» il cielo. E il futuro. Perché «Quattro musicisti in quartetto appartengono all’Ottocento. In simbiosi con l’elicottero, apparterebbero invece al progresso della musica», come spiega lo stesso Stockhausen che ha voluto dedicare l’opera «a tutti gli astronauti del mondo». O, forse, a tutti coloro che sanno volare. Anche con l’immaginazione. Musica pure con «Stellar Vibrations», concerto di Angelina Yershowa, giovedì sera al Planetario all’Eur.
EVENTI. Osservazioni astronomiche con Virtual Telescope, proiezioni in anteprima di documentari a cura di National Geographic, il gioco a squadre «Braenstein», live e dj set di «Star Trek Party» sono tra le proposte in programma sabato per «La notte delle stelle».
MOSTRE. Non mancano appuntamenti espositivi, da «Omaggio a Galileo: osserviamo l’universo, preserviamo il pianeta Terra», a cura dell’Agenzia spaziale italiana, a «Il gigante del Big Bang», curato dall’Istituto nazionale di fisica nucleare», fino a «Mysterium Coniunctionis et Visioni da Madmountain» con opere di Luca Maria Patella. E ancora postazioni multimediali e un planetario mobile.
BAMBINI. Per i piccoli il festival si sposta al Planetario domenica con la «Festa dell’Universo per bambini». Previsti spettacoli e microconferenze di Piero Angela, Mario Tozzi e Ettore Perozzi. Biglietti.

Salvo «Helicopter Quartet», gli eventi sono al prezzo simbolico di un euro o gratuiti.

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