Gian Piero Milanetti
Ci sono ancora i vecchi biglietti dellAtac, senza banda magnetica, da 1500 lire. Linglese maccheronico da film di Alberto Sordi. Carte di servizio scadute. Ordini del giorno dantan. E rassegne stampa così smaccatamente di parte da far quasi sorridere. I siti dei municipi romani sono un suk virtuale di pagine web non aggiornate. Di traduttori elettronici con laccento romanesco. Di link costituzionalmente piegati a sinistra. Di perle di pura inefficienza burocratica.
La palma doro della sbadataggine spetta senza dubbio al sito del nono municipio. Le pagine web riservate agli abitanti di parte dellAppio Latino, Tuscolano, e Prenestino Labicano contengono alcune delle più incredibili distrazioni disseminate in tutte le schermate di www.comune.roma.it.
Cliccando su Trasporti Pubblici, nella colonna di sinistra intitolata Comune Agenzie e aziende, e poi su Biglietti ed abbonamenti, ecco che torna lera dei titoli di viaggio senza bande magnetiche e microchips. Sotto i loghi di Metr.ro, Atac-Cotral e Fs, ricompare il primo storico biglietto integrato a tempo arancione con le estremità bianche per i timbri delle obliteratrici, timbri che venivano regolarmente cancellati con la gomma da penna. Su questa pagina fuori del tempo il b.i.t. costa ancora 1.500 lire e il biglietto integrato giornaliero 6500 e la tessera mensile 50mila.
Ma non sono solo i trasporti a essersi fermati nel tempo. Sei si clicca cinque righe più in giù, gli obiettivi del minisindaco verde Maurizio Oliva sono rimasti quelli del 2001-2002: un centro diurno per recupero di disagio mentale in via Assisi, un centro famiglie a Villa Lais, arredamento aree esterne della sede municipale... Facendo click invece su Ordini del Giorno, lultimo del nono municipio, il numero 10, riguardante linsediamento ex Acotral-Tor Fiscale (proprio quello venuto alla ribalta per i piccoli rom affittati ai pedofili) è fermo al 14 luglio 2005.
E non è questo lunico caso di ritorno al passato. Anche la carta dei servizi del XVI municipio (Gianicolense, Portuense, La Pisana, Maccarese e Castel di Guido) è vecchia di tre anni. Sul sito del municipio Roma XV Arvalia-Portuense, www.arvalia.net, se si clicca su Cultura e poi Eventi, si fa un salto indietro di sei mesi. La prossima domenica ecologica, infatti, è ancora in programma a Lungotevere dei Papareschi, tra le 10 e le 18 del 6 novembre 2005. E non è questo lunico salto temporale del sito: se si fa click su Municipio e poi su Attività annuale, si scopre che lattività del presidente Gianni Paris e della sua giunta si è arrestata allanno 2003-2004.
Allo stesso periodo risalgono gli obiettivi del minisindaco del XVI municipio, Fabio Bellini. Sulla pagina www.comune.roma.it/municipio/16, le ultime mete restano sempre quelle degli anni di grazia 2003-2004. Ma fuori tempo massimo sono gran parte dei siti istituzionali dei municipi. Impostati quasi tutti su un «format» fornito dal Comune, replicano in serie gli stessi errori. Cliccando, ad esempio, su Aree tematiche e poi, di fila, su Stranieri multietnicità relazioni internazionali, Ufficio relazioni internazionali, Eventi e poi su Nobel per la Pace, si viene a sapere che il sesto summit mondiale 2005 dei premi nobel per la pace si terrà tra il 24 e il 26 novembre dellanno... scorso! E che il baronetto Bob Geldof riceverà il prestigioso «Man for peace award 2005» il prossimo giovedì 24 novembre 2005, in Campidoglio.
Ma si sa che i romani sono sempre in ritardo. E che non masticano linglese. Come, quindi, non plaudire agli sforzi di internazionalizzazione del VII municipio (che include Alessandrino e La Rustica e parte di Tuscolano, Prenestino, Centocelle, Collatino, Don Bosco, Tor Cervara, Tor Sapienza e Torre Spaccata). Le pagine web volute dal minisindaco Stefano Tozzi sono le uniche, infatti, a poter vantare la traduzione in inglese. Magari un inglese un po maccheronico. Ma lo sforzo cè. Facendo click su Translate in english, a destra della Union Jack, ecco proprio sotto la M di municipio Roma 7 (non tradotto) la traduzione di «sei in» con «six in», in puro stile «americano de Roma». Cinquantadue anni dopo il film di Steno, anche i bambini delle elementari sanno che «six» indica il numero sei e non la seconda voce verbale del presente indicativo del verbo essere. Mentre sulla colonna di destra le indicazioni sullo 060606 («sempre aperti risponde chiamaroma 24 ore al giorno 365 giorni lanno...») vengono tradotte in italiano, così come le due strip «cerca nel sito» e «cerca», poste subito sopra.
Sempre in direzione di una sprovincializzazione dei municipi va evidentemente intesa la presenza, nella rassegna stampa del quarto municipio, di un giornale come La Stampa, un quotidiano nazionale che vende il 90 per cento delle copie tra Piemonte e Liguria e non ha la cronaca di Roma, a scapito di due testate come il Giornale e Libero che hanno entrambe ledizione locale sulla capitale. Ma non troppo in stile «zerbino».
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