Erica Orsini
da Londra
Musulmani con cittadinanza britannica, figli spesso non neppure turbolenti di famiglie della middle-class, carriere scolastiche senza infamia né lode alle spalle, qualche intemperanza talvolta, da archiviare nellambito di un'adolescenza difficile. Sono studenti, addetti alla sicurezza, gestori di minuscole imprese a conduzione familiare, giovani padri di famiglia. Di nuovo, come accadde per gli attentatori del 7 luglio, la Gran Bretagna è costretta a fare i conti con l'orrore più sconcertante. Guardare negli occhi il proprio peggior nemico e scoprire che si tratta del suo vicino di casa. Anzi, del figlio del suo vicino di casa, vista la giovanissima età degli uomini arrestati tra mercoledì notte e giovedì mattina da Scotland Yard.
Ieri, nell'annunciare che i loro conti sono stati immediatamente congelati, la Banca d'Inghilterra ha reso note le identità di 19 dei 24 fermati insieme alle loro date di nascita. Il più vecchio di loro si chiama Shamin Mohammed Udin, compirà 36 anni il 22 novembre. Il più giovane, Abdul Muneem Patel, di anni ne ha appena 17. Per gli inglesi, che da decenni condividono lo steccato del giardinetto sul retro con un vicino indiano o pachistano, Khan, Ali o Patel sono soltanto cognomi che indicano il negozietto all'angolo della strada dove i ritardatari di ritorno dal lavoro alle 9 di sera trovano ancora una copia dell'Evening Standard e una confezione di «tikka masala» da scaldare in fretta nel microonde per cena. Ma ieri, gli stessi cognomi, sono ridiventati il simbolo di una minaccia, la peggiore, quella che si cela dietro le tende di una casa qualunque, quella che ti saluta sorridendoti la mattina e magari compera il giornale insieme a te. I 24 arresti sono avvenuti in zone dove la popolazione è in prevalenza islamica, ma questo non significa che qualcuno si aspettasse le perquisizioni, le porte sfondate nel cuore della notte.
Ai giornali britannici i testimoni hanno raccontato lo shock di veder portar via in manette chi conoscevano da anni, gente che è cresciuta insieme ai loro figli. Quasi sempre i familiari ignorano completamente la doppia vita dei congiunti e rispondono pietrificate alle domande della polizia. Waheed Zaman, classe 1984, è stato arrestato a Londra, è uno studente di biochimica. È molto conosciuto nella sua comunità, la sua carriera universitaria è brillante, fino a pochi giorni fa sedeva nel consiglio studentesco della London Metropolitan University in qualità di rappresentante dell'Islamic Society. Dopo larresto la sorella ha parlato di lui come di un ragazzo qualunque. «Gli piace mangiare fish and chips, tifa per la squadra del Liverpool. Ha sempre desiderato entrare nella polizia - ha detto la ragazza - ed è un convinto sostenitore dell'importanza dell'integrazione tra la nostra comunità e quella occidentale».
Anche Amin Asmin Tariq, un addetto alla sicurezza all'aeroporto di Heathrow, era molto benvoluto tra i suoi vicini. Lavorava allo scalo aeroportuale ormai da tre anni. Quando è stato portato via in manette dalla sua abitazione di Wahltamstow, giovedì mattina, indossava comuni abiti occidentali. Nel sobborgo di Birmingham, dove si trovano l'abitazione e il negozio, i membri della famiglia Raouf sono descritti come «gente pacifica e religiosa che insegnava il Corano ai ragazzi». Rashid Raouf sarebbe stato arrestato in Pakistan una settimana fa. Tahib,invece, è stato bloccato a Birmingham. Due tra i fermati, secondo le notizie trapelate dai quotidiani, potrebbero essere dei bianchi convertiti all'Islam. I vicini di casa di Ibrahim Savant, 26 anni in dicembre, raccontano che una volta di nome faceva Oliver. Sua moglie è musulmana ed è in attesa di un bambino. Gli agenti sono andati a cercarlo nella casa dei genitori dove risulta ancora residente, sebbene non viva più là da tempo.
Ibrahim, ex commesso, era considerato da chi lo conosceva «un ragazzo educato, convertitosi allislam, che frequentava la moschea, ma non apparteneva a nessuna organizzazione». Anche Adbul Waheed, il cui nome una volta era Don Stewart Whyte, 19 anni, si presentava come ragazzo taciturno e tranquillo: il giovane è il fratellastro della top model Heather Stewart-Whyte, ex moglie del tennista francese Yannick Noah.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.