«I tessuti di lusso? Pregiati e low cost»

«I tessuti di lusso? Pregiati e low cost»

Non l'ho ancora fatto. Lo sto preparando. È un viaggio. Va organizzato con cura perché il rischio di farlo diventare un festival della nostalgia è grande e pericoloso. Ma solo l'idea mi rasserena. Credo abbia un effetto positivo sui molti nervi scoperti del nostro vivere a mille all'ora. Sui problemi da affrontare. Credo sia benefico anche sulle cose belle della nostra vita. Perché ha in sé la forza di renderle ancora più luminose e preziose. È un viaggio indietro nel tempo che velocizzando e attualizzando i ricordi regala l'energia per rallentare il presente e affrontare il futuro. E riportare ai pensieri, le immagini, gli odori, i momenti belli e quelli brutti di un tempo che fu e che ci fu per compagno. Così da capire meglio il presente che ci avvolge e dare il giusto valore alle persone vicine che lo abitano e che non è detto ci accompagneranno nel futuro. Non è detto per niente. Anzi... Va però preparato con cura questo viaggio. Perché è una splendida gita il cui percorso è disseminato di pericoli. Se affrontato malamente, potrebbe persino rendere più pesante e oppressivo il presente e triste il futuro. Ho studiato i ricordi di una vita legati alla mia famiglia. A mia madre, mio padre, mio fratello, a me. Ho individuato un luogo, un tempo, un momento di cui ho conservato non un ricordo, di più: immagini, sensazioni, sapori, odori che non so e non saprei però mi hanno sempre regalato la serenità perfetta. Tre giorni assieme. Solo noi. Io, mio fratello e loro. Mogli e fidanzate capiranno. I nostri figli pure. Sarà una riunione di famiglia itinerante che avrà la sua capitale in un paese di montagna dove un giorno di tanto tempo fa ci sentimmo tutti terribilmente bene. E il centro sarà una via in discesa che sappiamo noi. Non faremo le stesse cose di allora perché non potremmo e perché non le ricordo e perché sarebbe idiota e il primo pericolo in cui inciampare. Semplicemente, in quei tre giorni vivremo il nostro presente calati in un mondo fatato. Parleremo di cose semplici. Banali. Parleremo delle cose di tutti i giorni e come tutti i giorni. Ma calati in un momento e un posto perfetti. Ovvio. Il fulcro di tutto saranno i genitori. Sarà un omaggio a loro. Un modo di apprezzarli ancora di più e dimostrarglielo, sentendo addosso la meravigliosa magia di un lungo cammino affrontato assieme.

Domani glielo diremo.

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