(...) E così si è messa in moto la macchina dellemergenza. Come al solito. Come già per il rifacimento del manto erboso sotto le ferie di Natale, steso a tempo di record pochi minuti prima della partita Genoa-Torino. E come tutte le volte precedenti. Solo che questa volta i tempi sono se possibile ancora più stretti e gli inghippi burocratici assai maggiori.
Ecco cosa è emerso infatti dalla riunione di ieri mattina in Sportingenova. Innanzitutto la questione dellacquisto del materiale. Sì, perché quei ventimila seggiolini in magazzino neppure ci sono. Sugli spalti del Luigi Ferraris ne sono già stati montati 12.671. Il Comune conta sul misterioso sponsor che dovrebbe comprarne altri 5.200. E gli altri 20.200? Appunto, devono ancora essere comprati. Le buste per laggiudicazione della gara saranno aperte l11 agosto, martedì. Da lì in poi, anzi dal 12, scatterà la corsa per imbullonarli in tempo al cemento armato di tribune e gradinate.
Primo problema: la ditta produttrice dei seggiolini del primo lotto riesce a produrre circa 2.600 poltroncine al giorno, cioè impiegherebbe tra i sette e gli otto giorni lavorativi a completare la fornitura: fuori tempo massimo se la data della prima gara sarà il 20 agosto. «Ma circa 8/10.000 seggiolini di scorta in magazzino dovrebbero già averli - spiega lassessore allo sport Stefano Anzalone - Partiremmo a montare quelli e la produzione ulteriore sarebbe quasi dimezzata, così come i tempi di attesa».
Secondo problema: quanto tempo occorre per montarli tutti? Anche in questo caso il Comune, ieri mattina, ha deciso daccordo con Sportingenova di dare una mano. La società produttrice dei seggiolini potrebbe mettere in campo due squadre. «E noi, pescando tra operai qualificati di Sportingenova e da Amiu bonifiche potremmo portare a sei il numero di squadre - assicura Anzalone - Lavoreremmo 12 ore al giorno anziché 6. E sono pronto ad andarci di persona. Mi metto tuta e guanti e qualche seggiolino lo metto a posto io in persona, vi aspetto allo stadio a verificare».
Terzo problema: una ditta ha fatto ricorso contro la gara dappalto. Stesso problema già verificatosi a giugno, con il Tar che diede ragione alla società, e il Consiglio di Stato che il primo luglio ribaltò tutto a favore del Comune. Questa volta però la sentenza del Tar è prevista per il 27 agosto, quando cioè ormai i seggiolini dovrebbero essere già stati montati. E solo una sospensiva potrebbe costringere a non metterli in posa nel frattempo. Tursi non dovrebbe avere di che temere in questo senso. Lassessore Anzalone, in carica da poche settimane, prova ad allontanare le responsabilità di questa situazione dal Comune. «Come potevamo fare prima? - si chiede - Genoa e Samp non ci avevano ancora detto nulla sulle loro intenzioni. E se non avessero voluto giocare al Ferraris? E senza certezze che avrebbero contribuito alle spese? Loro sapevano da aprile di questa situazione». Ma se la corsa contro il tempo non dovesse andare in porto, resterebbe la carta della disperazione, quella della richiesta di deroga alla Uefa. Lassessore butta la palla nel campo del Genoa. Che da parte sua non si scompone. «Mancano ancora diversi giorni al 20 agosto, il tempo per montare i seggiolini cè se si lavora senza sosta. Restiamo ottimisti», taglia corto lamministratore Alessandro Zarbano.
E, subito dopo il 20 agosto, è già campionato.
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