«Basta con i soliti noti. Cioè, basta con gli inviti che si riducono sempre alla stessa persona. Dora in poi, dovete chiamare a parlare in studio il segretario regionale Vittorio Adolfo o il segretario provinciale Fabio Broglia. Firmato: Adolfo & Broglia, Udc». Lì per lì, quando si sono visti arrivare questa missiva, i giornalisti di Primocanale hanno pensato che fosse un modo come un altro, magari un po troppo perentorio, ma affettuoso, per porre le proprie candidature alle ambitissime tribune televisive dellemittente. Quelle tribune dove - hanno riflettuto poi gli stessi giornalisti, di concerto con leditore Maurizio Rossi - si siede, a nome dellUdc, anche Sergio Cattozzo, già candidato in diverse elezioni e tuttora esponente di punta del partito di Marco Follini. Uno comunque, «questo» Cattozzo, che vanta spirito libero e non si è mai fatto problemi a esporre pubblicamente le proprie idee, in sede di congressi dellUdc e, perché no, anche in televisione, di fronte ai cittadini elettori. Che sia questo - si sono chiesti a Primocanale - il nocciolo della questione, mascherato dietro la gentile richiesta del tandem Broglia-Adolfo? A pensar male, come diceva il senatore Giulio, si fa peccato, ma qualche volta ci sazzecca...
In questo caso, però, leditore di Primocanale, Maurizio Rossi, che ha fama non usurpata di gentleman delle pubbliche relazioni, ma anche di intransigente difensore dellautonomia dellemittente, ha voluto approfondire il concetto: se cioè la missiva poteva lontanamente costituire unindebita ingerenza nella libera scelta dellemittente, relativamente a chi invitare e chi no alla proprie trasmissioni (che, va da sé, non si possono riservare a discrezione come fossero spazi pubblicitari), o se fosse solo un modo di Adolfo & Broglia per far capire: «Ci siamo. E siamo anche molto telegenici». Il chiarimento, a quanto pare, è in corso, via lettera e via etere. Volendo, anche in digitale terrestre.I volti più «telegenici» dellUdc
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