Massimo Boldi lascia da parte per un momento la sua comicità e punta il dito: «Trovo pazzesco tutto questo accanimento contro il Santo Padre, che è il rappresentante di Nostro Signore sulla Terra, oltre che un teologo e un capo di Stato». E di fronte a quanto accaduto in questa settimana, ha pesanti parole di condanna: «Non stiamo parlando di un politico qualunque che può essere zittito nellambito di una normale protesta politica. Stiamo parlando della massima autorità spirituale della nostra società, il punto di riferimento dei giovani, il custode dei nostri valori».
Oggi sarà in Piazza San Pietro durante lAngelus?
«È uniniziativa giusta e idealmente sarò lì con tutti quelli che ascolteranno le parole del Papa, che è la parola di Dio. Questa è la cosa giusta: ascoltare».
Alla Sapienza credono di no.
«Non si manifesta prima ancora di sapere, altrimenti la libertà di parola dovè finita? Io credo che quei professori abbiano gravi disagi e vogliano trovare un capro espiatorio di chissà quale colpa. E lhanno trovato nel Papa. Ma non siamo più nel 68, i tempi sono cambiati. Lo sanno quei professori che con il loro comportamento condizionano gravemente i giovani, i nostri figli?».
E difatti i collettivi studenteschi li hanno seguiti subito, inscenando proteste talvolta patetiche.
«Io ho una figlia che studia dai salesiani del Collegio San Carlo a Milano e credo che lì stia ricevendo la migliore educazione possibile. Sono credente, come mia moglie che purtroppo non cè più: noi volevamo che i nostri figli crescessero credendo in Dio».\
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