Ifil, perquisita la sede di Bnp

La Gdf nella sede italiana del gruppo per ricostruire i movimenti di titoli Fiat

Ifil, perquisita la sede di Bnp

da Milano

Nuovo sviluppo nella vicenda Ifil-Exor su cui stanno indagando le procure di Milano e di Torino. Il nucleo investigativo della Guardia di finanza di Milano ha proceduto all’acquisizione di documenti nella sede di Bnp Paribas securities services, servizio di custodia titoli per conto terzi, per verificare la movimentazione dei titoli Fiat. A condurre le indagini nel capoluogo lombardo sono i pm Carlo Nocerino e Riccardo Targetti che nei confronti dei vertici Fiat muovono l’accusa di aggiotaggio informativo.
Il gruppo Bnp Paribas non ha partecipato all’operazione di equity swap, guidata da Merrill Lynch, che ha permesso alla famiglia Agnelli di mantenere intatta la propria presa sulla Fiat. Quindi non è evidentemente a questo titolo che è avvenuta la perquisizione. Bnp Paribas securiies services è, in particolare, una società specializzata in custodia titoli per clientela italiana all’estero ed estera in Italia, uno dei più grandi - se non il più grande - operatore in Italia in questo specifico settore. La Guardia di finanza è approdata alla società francese nel suo percorso di ricostruzione dei movimenti «anomali» per volumi e prezzi sul titolo Fiat avvenuti nel luglio e nell’agosto dello scorso anno. Il «custode» delle azioni potrebbe essere uno strumento chiarificatore per ricostruire le compravendite di quei giorni. Tali movimenti avevano comportato anche richieste di chiarimenti da parte della Consob, rivolte all’Ifil e alla Sapa Giovanni Agnelli: entrambe le società avevano smentito di aver acquistato titoli. Bnp Paribas, attraverso un portavoce, ha minimizzato l’episodio, sottolineando che è una consuetudine pressoché «settimanale» ricevere visite della Guardia di finanza, verso la quale «l’istituto ha un atteggiamento della massima collaborazione».
Una decina di giorni fa la Finanza aveva perquisito, nell’ambito delle stesse inchieste, la sede dell'Ifil a Torino e della merchant bank Merrill Lynch a Milano. Merrill Lynch è la merchant bank statunitense che ha collaborato con Ifil ed Exor nella complessa operazione che, l’estate scorsa, ha permesso alla famiglia Agnelli di mantenere inalterata la propria partecipazione nella Fiat.

Fu Merrill a siglare con Exor l’equity-swap con cui l’Ifil in settembre acquistò l’8% di azioni Fiat senza diluire la sua quota sotto il 30%, nonostante le banche avessero convertito in titoli Fiat il prestito da 3 miliardi concesso al Lingotto.

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