Salone del Mobile 2012

Il Giornale.it e Iulm, di nuovo evento nell'evento per raccontare il Fuorisalone

Anche quest'anno 15 giovani giornalisti, armati di smartphone, hanno raccontato la Milano del design. Interviste, approfondimenti, ma anche tanta ironia per una settimana in cui la città si trasforma. VAI ALLA SEZIONE

Il Giornale.it e Iulm,   di nuovo evento nell'evento   per raccontare il Fuorisalone

di Valentina Casciaroli, Silvia Egiziano e Roberto Procaccini

Cala il sipario sul Fuorisalone e si chiude anche il nostro speciale: per il terzo anno consecutivo, noi, studenti della scuola di giornalismo Iulm, abbiamo seguito e raccontato su tutte le piattaforme gli eventi e le curiosità della Settimana del Mobile milanese.

Armati di smartphone e di tanta voglia di divertirci, sempre collegati su Twitter, Facebook, Instagram e Youtube, abbiamo vissuto l'esperienza del giornalismo di strada proprio nei giorni cui Milano si trasforma nella capitale europea del design. Cronaca, approfondimenti ma anche tanta ironia per restituire l'atmosfera che si respira tra via Tortona, Brera, Lambrate e Porta Romana. Il tutto pubblicato in tempo reale su ilGiornale.it.

Ogni giorno, dopo la prima riunione in redazione, divisi in coppie, abbiamo seguito le esposizioni e gli stand più prestigiosi e stravaganti. Diversi i filoni seguiti: dall'ecosostenibilità al food, passando per le giovani proposte fino alla musica e all'eros. Il tutto con un occhio per chi, oltre ad interessarsi di design, ha voglia di immergersi nel contesto cosmopolita del Salone.

Parlando con gli organizzatori abbiamo scoperto che, al di là della crisi, i numeri delle presenze reggono e anzi sono in leggero aumento. Girando tra cocktail e party offerti dagli espositori, abbiamo però notato tantissime persone più interessate allo scrocco che al design.

Immancabili poi le #faccedafuorisalone, il jingle Milano è mobile, e, per la prima volta il contest di Mister e Miss FuoriSalone.

Bilancio decisamente positivo: tra un'intervista e un tweet, un articolo e un aperitivo, abbiamo imparato che si può lavorare divertendosi.

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