Immigrati irregolari, calano del 16% i fondi per i rimpatri

da Roma

Da quando Romano Prodi è a Palazzo Chigi i fondi per i rimpatri degli immigrati sono diminuiti del 16,19%, passando dai quasi 12,5 milioni del 2006, ai quasi 10 milioni e mezzo di quest’anno. Valore che viene confermato anche dalla Finanziaria del prossimo anno.
Il dato emerge dalla relazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato al decreto sicurezza, in discussione al Senato. Secondo il governo, lo stanziamento è sufficiente alla copertura delle spese per l’allontanamento dei cittadini comunitari; anche se il decreto dovrebbe proprio favorire un aumento delle espulsioni. Ne consegue che esiste il fondato rischio che non ci siano fondi a sufficienza per allontanare i cittadini comunitari colpiti dal decreto.
Le argomentazioni della Ragioneria si fondano su un dato: che il numero dei romeni espulsi dall’Italia negli ultimi tre anni è sempre diminuito. Sono stati 11.628 nel 2004, diminuiti a 10.702 nel 2005, scesi a 7.926 nel 2006. Nel complesso, lo scorso anno i cittadini neocomunitari (romeni e bulgari) sono stati 8.255, il 36% del totale degli espulsi, che è stato pari a 22.770.


Secondo la Ragioneria, nonostante i tagli al bilancio dell’Interno la cifra finale (i 10 milioni e mezzo) è sufficiente a coprire il decreto sicurezza, in quanto il prevedibile aumento delle espulsioni sarà modesto «considerati i gravi motivi che ne consentono l’adozione». Insomma, con il decreto - sembra dire il ministero dell’Economia - cambierà poco o niente per le espulsioni.

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