Inferno Bavari, un’ora di attesa per un pullman di soli otto posti

E pensare che questo problema era stato segnalato un mese fa, anzi forse qualcosa di più. Con tanto di incontri preventivi con il vicesindaco Pissarello, il consigliere comunale del Pdl Stefano Balleari e il presidente del Pd, Alberto Villa, assemblee pubbliche in loco. E un’interpellanza a maggio per sottoporre all’attenzione del Comune le criticità di quella riorganizzazione del trasporto pubblico che sta mettendo in croce la città intera e che avrebbe creato non pochi guai in quella zona nello specifico. Ma non c’è stato niente da fare. E ora? «Ora il servizio è uno sfacelo».
Siamo a Bavari, nell’entroterra del levante genovese. Qui il nuovo piano dell’Amt ha tolto alla cittadinanza la linea 478 che collega la Valbisagno alla Valle Sturla e al posto dell’autobus hanno messo un servizio gestito da privati. Oltre ad aver concentrato nella stessa piazza, piazza San Giorgio appunto, il capolinea delle linee integrative senza nemmeno riservare un’area per la discesa dei passeggeri. «La gente è obbligata ad andare in mezzo alla piazza e gli autisti devono fare almeno tre manovre per riuscire a muoversi - sbotta Andrea Cevasco, uno dei fondatori di “Liguria Moderata” che da abitante di Bavari ha seguito passo passo tutta la vicenda -. Non c’è spazio, mancano i marciapiedi, non c’è una pensilina. Ora è estate, ma d’inverno come fanno? Pensi che non c’è nemmeno un cartello con gli orari e i servizi dei mezzi. All’inizio le persone telefonavano all’Amt per sapere quando sarebbe passato il bus. Siamo alla follia più completa».
E le linee sostitutive? Giusto, le sostitutive. Bella storia anche quelle. Racconta Cevasco che il pullmino privato che fa il percorso del 478 ha soltanto otto posti. «Ieri in piazza c’erano dieci persone, o si picchiano per salire o non so. Le coincidenze non vengono rispettate e arrivano con 50 minuti di ritardo. Inoltre il servizio finisce alle 19.30 con capolinea a Bavari. Chi vuol raggiungere la Valle Sturla deve fare tre cambi». Un problema enorme, insomma. Senza contare che adesso inizieranno anche le sagre estive e non ci saranno più i posteggi. Già ieri le auto occupavano lo spazio dei mezzi pubblici. «Hanno tagliato le linee, ma ci sono i mezzi in coda perché non hanno alternato gli orari...».
Eppure delle alternative all’amministrazione erano state proposte e anche segnalate, tutte con anticipo. «Sulla linea 478 abbiamo detto, va bene eliminiamo una macchina. Si tratta di coprire un pezzo di strada breve, sono soltanto tre chilometri. Abbiamo detto: facciamo il capolinea da un’altra parte e non sulla piazzetta. Ma non ci hanno sentito, in nessun modo. C’erano anche Villa e Balleari, ma non c’è stato niente da fare. Pissarello ci ha risposto che quello era il piano, punto e stop».


Ora gli abitanti della zona sono pronti a fare un comitato e una denuncia al prefetto. «Al sindaco abbiamo portato seicento firme di protesta. Andremo a Tursi e vedremo cosa si può fare. Noi abbiamo provato a seguire le strade istituzionali, ma se poi uno si trova davanti a un muro...».

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