Ing, cura dimagrante per il Conto arancio: assicurazioni in vendita

I contraccolpi della crisi, superata l’emergenza, ridisegnano il gruppo olandese Ing, che diventerà più piccolo, abbandonando le attività assicurative e concentrandosi in quelle bancarie, e soltanto continentale, con il ritiro dagli Stati Uniti.
La profonda ristrutturazione, che sarà realizzata entro il 2013, è stata annunciata a sorpresa ieri: gli analisti, che già immaginavano lo spin off delle polizze, non si aspettavano un piano così rapido. Il titolo alla Borsa di Amsterdam è precipitato, perdendo il 18%: non tanto per il ridimensionamento del gruppo, quanto per il contestuale aumento di capitale da 7,5 miliardi, annunciato sempre ieri, con il quale Ing farà fronte alla restituzione di una parte degli aiuti di Stato ricevuti esattamente un anno fa dal governo olandese.
L’area assicurativa - che sarà venduta tout court o sarà collocata sul mercato attraverso un’Ipo - «è piuttosto interessante» ha detto ieri l’ad Jan Hommen illustrando i programmi; insieme ad essa usciranno dal gruppo anche le attività di gestione degli investimenti. Sempre entro quattro anni sarà venduta anche Ing Direct Usa e saranno riorganizzate le attività olandesi. Il piano è stato concordato sia a livello comunitario che governativo. Nell’ottobre del 2008, nel pieno della bufera dei mercati che aveva messo in ginocchio anche il (l’ex) colosso olandese, l’Aja aveva erogato un prestito di 10 miliardi, e a gennaio 2009 aveva garantito l’80% di un portafoglio di crediti Usa a rischio per 27,7 miliardi di euro. Ora che il peggio sembra passato, Ing si accinge a restituire anticipatamente quei 10 miliardi, 5 con i mezzi provenienti dall’aumento e 5 da dismissioni e risorse diverse; il rimborso in realtà è un’operazione più complessa, e riguarda il riacquisto di azioni a formazione del capitale core tier 1, entro gennaio 2010, più 1,3 miliardi di rimborso per il piano di garanzie, più un premio di rimborso una tantum compreso tra 333 e 691 milioni.
La buona notizia è che il terzo trimestre si è chiuso con un risultato operativo di 750 milioni (500 netto), contro una perdita di 568 milioni dello stesso periodo del 2008.

Da notare che l’uscita straordinaria di 1,3 miliardi sarà contabilizzata nel quarto trimestre.
In Italia l’attività bancaria di Ing (1,15 milioni di clienti) è caratterizzata dalla «zucca» e dal «conto arancio», che sono realtà nazionali. I conti tengono e il 2009 è previsto in utile.

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