Morto Sebastião Salgado. Il celebre fotografo brasiliano aveva 81 anni

Ad annunciarne la scomparsa l'Académie des Beaux-Arts a Parigi. L'Instituto Terra, fondato da lui e dalla moglie, ha confermato la notizia, ma non ha fornito ulteriori dettagli sulle circostanze della morte di Salgado o sul luogo in cui è avvenuta

Morto  Sebastião Salgado. Il celebre fotografo brasiliano aveva 81 anni
00:00 00:00

l fotografo e ambientalista brasiliano Sebastião Salgado, noto per le sue pluripremiate immagini di natura e umanità, è morto all'età di 81 anni. Noto per il suo lavoro documentaristico e per il suo caratteristico stile visivo in bianco e nero, ha ricevuto praticamente tutti i principali premi fotografici al mondo. L'Instituto Terra, fondato da lui e dalla moglie, ha confermato la notizia, ma non ha fornito ulteriori dettagli sulle circostanze della morte di Salgado o sul luogo in cui è avvenuta.

La sua vita

Nato ad Aimorés (Minas Gerais) l'8 febbraio 1944, terminati gli studi di economia e statistica in Brasile, dopo aver lavorato per un breve periodo nella pubblica amministrazione e per conto della International Coffee Organization, nel 1973 Salgado ha intrapreso la carriera di fotografo, collaborando dapprima con l'agenzia Gamma e, dal 1979, con la Magnum.

La sua carriera

"Sebastião era più di uno dei migliori fotografi del nostro tempo", ha dichiarato l'Instituto Terra in un comunicato. "Il suo obiettivo ha rivelato il mondo e le sue contraddizioni; la sua vita ha portato con sé il potere di un'azione trasformativa". La vita e il lavoro di Salgado sono stati ritratti nel documentario "Il sale della terra" (2014), co-diretto da Wim Wenders e dal figlio Juliano Ribeiro Salgado. Salgado ha vissuto a Parigi per molti anni e ha iniziato a dedicarsi completamente alla fotografia nel 1973, anni dopo la laurea in economia.

I grandi riconoscimenti

Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Eugene W. Smith per la fotografia umanitaria (1982), il premio Erich Salomon (1988), il premio Oskar Barnack (1985 e 1992), la medaglia d'oro della Royal Photographic Society of Great Britain di Bath (1994). I suoi lavori, oggetto di mostre e pubblicazioni - a partire da 'Sahel: l'homme en detressè (1986), reportage sugli effetti devastanti della siccità, 'Other Americas' (1986), 'An uncertain gracè (1990), fino ai più recenti 'Workers' (1993), grande affresco sul lavoro umano, e 'Terrà (1997), dedicato al movimento brasiliano dei braccianti Sem Terra -, denunciano il divario crescente tra paesi ricchi e paesi poveri, fornendo un quadro dell'universo di sofferenza in cui si muove gran parte della popolazione mondiale.

Il suo stile

È caratterizzato da immagini in bianco e nero, tonalità intense e scenari carichi di emozione. Le comunità povere erano tra i suoi principali interessi.

Tra i suoi lavori principali ci sono le recenti serie "Amazonia", "Workers", che mostra il lavoro manuale in tutto il mondo, e "Exodus" (noto anche come "Migrations" o "Sahel") che documenta le persone in transito, tra cui rifugiati e abitanti delle baraccopoli. Salgado e sua moglie, Lélia Wanick Salgado, hanno fondato Amazonas Images, un'agenzia che si occupa esclusivamente del suo lavoro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica