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Gli ingegneri di Monaco «salgono» su Oracle

I risultati della ricerca tecnologica trasferiti dalle vetture allo scafo che parteciperà alla regata di Valencia

Se la prima esperienza di Bmw nell’America’s Cup si era limitata a essere sponsor di Oracle Racing fornendo in aggiunta qualche buona idea, per l’edizione 2007 che si svolgerà a Valencia il cambio di marcia è evidente. Il buon risultato di Auckland, quando il team guidato dal magnate Larry Ellison fu battuto da Alinghi nella finale della Louis Vuitton Cup, ha motivato sia il patron che la casa di Monaco. Da qui, la seconda sfida, presentata subito dopo la conquista del trofeo da parte del team svizzero Alinghi, il che equivaleva a spostare la sede dell’evento in Europa. In un certo senso, Bmw non poteva tirarsi indietro proprio nel momento in cui la Coppa America mutava formula, ispirandosi al Mondiale di F1 automobilistico, con una serie di regate itineranti. Tanto più che Oracle Bmw Racing veniva scelto Challenger of Record, ossia lo sfidante politicamente più forte. «L’impegno con Oracle Racing segna effettivamente una nuova era per noi - spiegano in Bmw - la vela a livello agonistico rappresenta ora il terzo pilastro del nostro impegno nel campo dello sport, insieme alle corse di Formula 1 e al coinvolgimento nelle principali gare di golf. Oracle è un partner che coniuga la tecnologia più avanzata, l’esigenza di una qualità ad altissimo livello e la creazione continua delle soluzioni più innovative: quindi è in piena sintonia con il modo di operare del nostro gruppo». E la sinergia sta procedendo con successo, sugli elementi fondamentali come in quelle piccole cose che in una regata «tiratissima» come l’America’s Cup possono fare la differenza. Ecco, quindi, che il team sta beneficiando delle analisi strutturali degli ingegneri automobilistici di Bmw per costruire le nuove imbarcazioni, nei pressi di Seattle. «Siamo fortunati a poter usufruire di questo trasferimento di tecnologia e di know-how direttamente dall’industria automobilistica: siamo gli unici a poterlo fare e credo si rivelerà determinante», ha dichiarato al proposito Ian Burns, coordinatore del Design Team di Bmw Oracle Racing.
E quanto alle piccole cose, basta citare il Miniature Head-Up Display, sviluppato già nel 2003 dal Bmw Technology Office di Palo Alto: un sistema integrato che mostra le informazioni della regata in tempo reale e senza l’impiego dei fili direttamente sugli occhiali dei singoli marinai. Non è fantascienza ma l’adattamento alle lenti da sole dei Tag Sport Vision di tecnologie già sperimentate nella F1 automobilistica.

Ben fatto Bmw.

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