Cultura e Spettacoli

Gli inglesi? Belligeranti. I francesi? Voyeuristi

Le letture estive di europei e americani non sono angoscianti come quelle italiane. Se da noi la saggistica più venduta rivela l’espansionismo di ansie sul futuro politico, economico e sociale del paese, nel resto d’Europa si passa dalle curiosità al militarismo mentre negli Usa i grandi ideali restano in testa alle classifiche.
Le missioni all’estero della Royal Army attirano i lettori inglesi e mentre il premier Gordon Brown annuncia il ritiro delle truppe nel 2009, le librerie vendono i racconti dei reduci di guerra. Un sergente dell’esercito, in Sniper One, al terzo posto nella classifica del Times di Londra, scrive le sue memorie sull’Irak. 3 Para, al quarto posto, è la storia dell’unità di paracadutisti britannica in Afghanistan nel 2006. Michael Palin, in New Europe, racconta un’altra guerra, quella Fredda, e il suo viaggio al di là della Cortina di ferro. Il giornalista Andrew Marr studia la cultura postbellica dell’Inghilterra moderna in History of Modern Britain.
Oltre Manica, il clima sembra più rilassato e prevale un certo gusto voyeuristico. Nella lista dei saggi più venduti alla Fnac francese spicca Le tribolazioni di una cassiera, ovvero cosa c’è dietro la spesa di ognuno di noi nell’esperienza di una cassiera di supermercato laureata in lettere. Si vira al serio con un saggio sull’educazione dei figli ma il voyeurismo ritorna spostandosi dai corridoio del supermarket a quelli della Casa Bianca, dove Marilyn e JFK, titolo del libro, vissero una storia d’amore di dieci anni. La politica pura è relegata al quarto posto, con l’ex candidata presidente Ségolène Royal che parla di rivitalizzare la sinistra con il sociologo Alain Touraine.
Gli spagnoli condividono in piccola parte le angosce italiane. Tra i más vendidos di «La casa del libro», l’Amazon locale, il primo titolo è pessimista: El pensamiento negativo, di Risto Mejide. Riflette sui temi di attualità che preoccupano la società spagnola. Al terzo posto, il nostro Piergiorgio Odifreddi propone il suo viaggio personale attraverso le Sacre scritture, e inserendosi nel più infuocato dibattito della Spagna nell’era Zapatero, spiega tra l’altro come l’anticlericalismo sia una difesa della laicità dello Stato e non un attacco alla religione della Chiesa.
Per gli americani, il top della classifica non ha spazio per ansie e pessimismi. I bestseller del New York Times raccontano i grandi ideali: Three Cups of Tea, di Greg Mortenson, è l’avventura umanitaria di «un eroe americano» che lascia tutto per dedicare la propria vita a costruire scuole in Pakistan e Afghanistan, in una personale guerra al terrorismo islamico. In Big Russ and me, un uomo racconta l’educazione ricevuta dal padre, un americano «buono, industrioso, patriottico», un grande lavoratore. Chiude la classifica The Audacity of Hope, del candidato presidenziale democratico Barack Obama.

Sottotitolo, nell’edizione italiana: «Il sogno americano per un mondo nuovo».

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