«Restituire a Genova e all'Italia l'orgoglio nazionale attraverso un doveroso omaggio al musicista che musicò l'Inno degli Italiani». Traspare una grande soddisfazione in Riccardo Ferrari, presidente del Rotary Club Genova San Giorgio, quando presenta il restauro della tomba di Michele Novaro realizzato a Staglieno. Il Rotary ha infatti finanziato i lavori - portati avanti da Francesca Saitta, sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Liguria e con il supporto del Comune - realizzando così due obiettivi: rendere omaggio al musicista che spese l'intera esistenza al servizio degli ideali patriottici, non traendo alcun vantaggio e riconoscimento dalla sua attività creativa e didattica. Infatti fu soltanto nel 1889, a quattro anni dalla sua morte, che per iniziativa di un gruppo di suoi allievi, il Comune riservò una più adeguata collocazione, mettendo a disposizione una porzione di terreno nel Boschetto nei pressi della tomba di Mazzini. Secondo obiettivo raggiunto è appunto il recupero della tomba, luogo fisico della memoria individuale, che oggi costituisce un vero e proprio risarcimento, anche se postumo, nei confronti di un protagonista del Risorgimento. Non a caso il «Canto degli Italiani» è ancora noto come inno di Mameli, in riferimento al nome dell'autore del suo testo.
L'iniziativa del Rotary Club, che s'inserisce all'interno di un programma più ampio e noto come «Recuperare è bello», è stata salutata con entusiasmo anche dall'assessore ai servizi cimiteriali del Comune di Genova Paolo Veardo, e da Maurizio Galletti direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Liguria che hanno parlato di: «restauro di un'opera di elevato valore storico e culturale». A festeggiare l'evento sono stati ieri mattina anche il gruppo di musica tradizionale «La Rionda».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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