Si vabbè il coro è da stadio. E dopo qualche birra di troppo, può scappare. Loffesa però è pesantuccia anziché no e lui, Matteo Salvini, consigliere e deputato leghista, il gomito deve averlo alzato anche un po troppo prima di intonare quel coretto galeotto che ha innescato una sarabanda di polemiche. Poi il mondo è bello perché è vario e non tutti i napoletani (sono loro i meridionali chiamati in causa dal coro di dubbio gusto) si sono offesi, anche se buona parte di loro, come era giusto che fosse, non ha certo apprezzato quel gesto.
Tra i tanti (nella foto) che è subito insorta contro quei versi di Salvini il quale laltro ieri dopo essersi accorto del putiferio scatenato forse si è pure spaventato di se stesso. Sarebbe infatti un giallo il mistero di quelle scuse dette, non dette, sussurrate, difficilmente ascoltate. Insomma, il segnale più vero di un autentico imbarazzo. Sia come sia, ieri è tornata sullargomento e ha puntualizzato: «Salvini? A lui chiedo soldi, altro che scuse». E così, se un mistero cera, ecco tagliata la testa al toro: «Il deputato Matteo Salvini si è dimesso dal parlamento italiano perché ne ha tratto una convenienza economica optando per il parlamento europeo.
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