«Sporchi ebrei rabbini vi manderemo via con i treni, con gli aerei o anche a piedi». Parole che tagliano come lame e uno sputo in faccia. Laura Piperno, figlia di una commerciante ebrea che da sessantanni ha un banco di bigiotteria al mercato di Campo de Fiori, ieri è stata insultata e minacciata da un abusivo mentre era con sua sorella Ruth. Una situazione vergognosa, che si trascina da tempo, tanto che le due hanno già sporto 8 denunce, con altri 15 operatori.
«Da mesi viviamo nel terrore e nellumiliazione - racconta Laura - perché riceviamo insulti razzisti da parte di A.P, titolare di tre banchi abusivi a cui sono state revocate le licenze e di F.F., un suo collaboratore. Più di una volta hanno minacciato di morte i miei parenti, tanto che siamo stati costretti a rivolgerci a un istituto di vigilanza privato». Laura Piperno, che il 9 ottobre 1982 fu ferita nellattentato alla sinagoga, ieri mattina era andata a prendere un pezzo di pizza con Ruth quando ha incontrato F.F., che lha insultata e poi, in gesto di sfregio, ha lanciato una sigaretta accesa contro il banco. Lanziana madre delle donne, che in quel momento stava facendo la spesa, alla vista della scena si è sentita male ed è stata ricoverata al Santo Spirito. «Abbiamo paura - prosegue Laura -. Ho chiamato la polizia e spesso abbiamo segnalato la presenza di questi abusivi al I municipio, ma fino a oggi non ha fatto nulla».
Il problema della minacce ai «banchisti» regolari da parte degli irregolari si trascina da tempo. «Da quando A.P. è venuto a Campo de Fiori ha tolto il sorriso a tutti - racconta Claudio Z., proprietario di un banco di frutta da 35 anni -. Questa situazione va risolta, chiediamo alle istituzioni di fare qualcosa. Abbiamo speso tempo e soldi a fare denunce e ricorsi. Non è giusto che dobbiamo subire angherie da parte di chi non ha nemmeno la licenza e usa escamotage per vendere quello che gli pare». «Tra laltro A.P ha minacciato anche mio figlio - aggiunge il fruttivendolo -. È per questo che sto cercando per lui un altro posto, questo ambiente non è più tranquillo».
Ieri mattina il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, è andato a Campo de Fiori a portare la sua solidarietà. «In questo Paese esiste una legge Mancino che deve essere applicata - commenta Pacifici -. Sono fiducioso che il comandante del I commissariato e il sindaco sapranno fare le dovute indagini su come siano state ottenute le licenze e garantire lincolumità delle persone coinvolte». Il comandante della municipale Angelo Giuliani, invece, assicura che il municipio ha già revocato due licenze.
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