Gli insulti di Costanzo alla Ferilli il vero volto dell’intellighenzia rossa

Il Sor Costanzo (nella foto a sinistra) icona della sinistra, gran consigliere di D’Alema e Veltroni e interprete sino a ieri dell’intellighenzia nazional-romana dell’educazione e della solidarietà, ha compiuto un passo falso molto in basso. Prima giudica in modo malevolo e sgarbato una promessa scherzosa di spogliarello di Sabrina Ferilli (foto a destra) in caso di vittoria da parte della Roma dello scudetto, accusandola di esser vecchia, e preferendole la «carne fresca» di Ilary Blasi. Dopo, azzerando anni di cultura, «stile» e beneducazione bigotta della sinistra italiana, fa perdere con un’altra battuta anche l’ultima patente che la sinistra pensava di avere, quella del buon gusto. Proprio quella sinistra che giudica schifata gli atteggiamenti e le parole della destra su «veliname» e femminilità.
E proprio lui ora parla nel modo più volgare di tette e culi; ma non era materia solo della destra? In un delirio di onnipotenza, infatti, non contento di aver già fatto abbastanza danni, risponde ad una battuta della Ferilli nel più volgare e incivile dei modi. E che nessuno a destra si era mai sognato di usare.

E poi verso una donna! Pure di sinistra!
Tutto questo perché lei l’aveva garbatamente riportato all’ordine dicendo che fare questioni di età non si addiceva a chi a 80anni si fa fare ancora contratti dalla Rai. Apriti cielo. Lesa maestà. Costanzo dice che lui «lavora col cervello e qualcun altro con le tette e i culi». Che grande caduta di stile.

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