Milano - Vendetta doveva essere e vendetta è stata. Con una aggiunta: lo scudetto all'Inter con 24 ore di anticipo. L'Udinese ha superato il Milan 2 a 1, ha messo in bacheca la sesta vittoria consecutiva e si è rilanciata alla rincorsa della Roma per un posto in Europa League.
Festa alla Pinetina C'era attesa, nel clan nerazzurro e quando è arrivata la sconfitta del Milan Mourinho e la squadra hanno voluto salutare i tifosi assiepati davanti al cancello della Pinetina. I giocatori sono arrivati a piedi lungo il viale che conduce all'ingresso e hanno innaffiato con una bottiglia di champagne le centinaia di tifosi festanti che urlavano 'I campioni d'Italia siamo noì e 'chi non salta rossonero e'..'. La squadra è poi rientrata nella sede del ritiro e lòa festa è continuata, con la partecipazione anche del presidente Moratti, nel giorno dello scudetto e del suo sessantaquattresimo compleanno. Le immagini di un Massimo Moratti gioioso che abbraccia i giocatori della squadra esultanti, che saltano abbracciati davanti alla tv, in una grande sala, sono state mostrate da Inter Channel. "Spero di arrivare presto al diciottesimo scudetto", ha commentato Moratti ai microfoni di Sky Sport. "I miei hanno retto fino alla fine di un campionato massacrante, laddove altri hanno ceduto - ha aggiunto - Non era per nulla scontato, come dicevano alcuni. Sono stati bravi".
Movida nerazzurra in centro a Milano E la gioia nerazzurra eplode con la movida del tifosi in centro a Milano, fra cortei, clacson, bandiere. Incontenibile. "Zero titoli, zero titoli!" L'espressione usata qualche mese fa da Mourinho è diventata il cavallo di battaglia dei festeggiamenti interisti. Lo cantano le ormai migliaia di tifosi raccolte nel centro di Milano, ed è il motto che campeggia sulle magliette celebrative vendute alle bancarelle. I nerazzurri, oltre duemila in piazza Duomo, circa cinquecento in piazza Cairoli, e una moltitudine per le strade, a piedi e in auto, si stringono introno alla squadra del cuore arrivata in centro per da Appiano Gentile per unirsi ai propri supporter. I caroselli di auto, moto e motorini, a suon di clacson, hanno praticamente invaso le vie intorno a piazza Duomo e nei pressi del castello Sforzesco. In piazza Cairoli ci sono i tifosi della curva nord, ma anche tante famiglie con bambini al seguito, a sventolare bandiere e sciarpe e intonare cori, mentre viene acceso un fumogeno dopo l'altro.
Il Milan fa il "regalino" Nella gara d'andata l'Udinese venne quasi ridicolizzata dal Milan. "Fu la nostra peggiore partita - ha detto Marino ieri - ma i ragazzi hanno voglia di vendicare quella gara". E a Udine è stata davvero un'altra storia, con D'Agostino a dirigere l'orchestra e Inler e Asamoah cursori senza pause. E il Milan? La squadra di Ancelotti è alla fine di un ciclo. Certo i giocatori di classe non mancano, ma il calcio è innanzitutto corsa.
E quando manca lo si vede e per gli avversari è festa. Come è stato contro l'Udinese che fin dal fischio d'inizio non subisce alcuna sudditanza psicologica.E ad Appiano Gentile si stappa la prima bottiglia di champagne. E scudetto numero 17.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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